La tragica vicenda cinese della melanina nel latte in polvere per i neonati è solo l’ultima delle manipolazioni contro l’uomo e la natura perpetrate in nome del consumismo. Immagini televisive che lasciano un senso di impotenza, come di un esito ineluttabile dello sviluppo della società eppure, così non è. Per far passare il messaggio che ognuno di noi può fare qualcosa, “cominciando dal nostro cuore”, i vescovi umbri hanno scelto di celebrare a Spello la terza giornata regionale per la salvaguardia del creato. Un evento che si è svolto nella prima delle giornate in programma a Spello per ricordare Carlo Carretto, religioso dei Piccoli Fratelli del Vangelo morto 20 anni fa nella cittadina umbra. L’incontro sul tema “Carlo Carretto – Una nuova sobrietà per abitare la terra” si è tenuto nella Sala dell’Editto del Comune di Spello con il sindaco Sandro Vitali a fare gli onori di casa ringraziando i vescovi umbri e in particolare l’amministratore apostolico di Foligno, Arduino Bertoldo, per l’iniziativa.
“Ho alle spalle l’Editto di Costantino che diede la libertà alla Chiesa” ha detto mons. Bertoldo riferendosi alla lapide alle sue spalle. “È una delle cose che Chiesa e Stato hanno fatto insieme, peccato che non se ne facciano molte, ma questa di stasera è una di quelle”, ha aggiunto. Entrando nel merito del tema ha portato l’attenzione sul fatto che ancora oggi milioni di persone muoiono di fame in un mondo che celebra il progresso, “ma forse ci siamo persi qualcosa, che non siamo riusciti a capire perchè?” si è domandato il vescovo. “Ormai l’egoismo ci pare l’unica regola di sopravvivenza, ma non è così, siamo fatti per vivere insieme e il ventennale della morte di Carlo Carretto sia l’occasione di chiederci cosa stiamo facendo”.
Mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni- Amelia e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, aprendo l’incontro ha passato in rassegna le cause del degrado ambientale, le responsabilità dei politici, dell’economia, degli amministratori, ‘ma io credo che una nuova sobrietà sia possibile solo se si scende nella profondità della dimensione spirituale, ecco perchè Carlo Carretto ha qualcosa da dirci’, ha aggiunto Paglia. Il consumismo “ci sta consumando dentro e fuori” ma, ha avvertito il vescovo, “solo chi conosce i propri limiti potrà limitarsi nei consumi’ per questo occorre ricercare ‘una nuova sobrietà da mettere in campo presto e con efficacia”. Il Papa a Sassari ha auspicato “una nuova generazione di politici cattolici per lo sviluppo sostenibile dell’intero Paese” ma, ha fatto notare Paglia, “questo la stampa non l’ha sottolineato”.
Alla ricerca di “nuova sobrietà” ha dato un contributo l’economista Stefano Zamagni, ordinario di economia politica all’Università di Bologna, che ha ricordato la sua amicizia con fratel Carlo Carretto quando, militare di leva, profittava della licenza per lasciare la caserma di Foligno e rifugiarsi a Spello. Zamagni ha proposto di affrontare il tema a partire da un “concetto di sobrietà attiva”, intesa come un “mutamento delle tipologie di beni e servizi che vengono prodotti con meno beni materiali e più beni immateriali ovvero, per esempio, i beni relazionali” inserendo tra questi la famiglia, il tempo libero, l’organizzazione del lavoro e delle città e così via.
Cosa rispondere, però, alle obiezioni che vedono la sobrietà non compatibile con l’economia di mercato? Per l’economista la composizione è possibile “a condizione che recuperiamo un concetto di mercato ‘civile’, perché tende ad includere potenzialmente tutti, in opposizione a un mercato ‘incivile’, che io chiamo darwiniano perché tende a escludere, selezionando i migliori”. È intervenuto anche don Arturo Paoli, religioso dei Piccoli fratelli del Vangelo, che ha vissuto fianco a fianco con Carretto nell’Ac prima, e nella scelta dei Piccoli fratelli poi, e ha ricordato la semplicità di fratel Carlo che, “vorrebbe essere ricordato per la sua freschezza accanto ai giovani”. “Di lui dicevano – ha notato Arturo Paoli – che credeva facile e scriveva difficile, di me, invece, che scrivevo facile e credevo difficile”.
La giornata si è conclusa sulla tomba di fratel Carlo con un incontro di preghiera ecumenica guidato dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Giuseppe Chiaretti, con la partecipazione di padre Vasile Andreca del patriarcato ortodosso di Romania, parroco della chiesa di Sant’Alò di Terni, e il pastore valdese Peter Ciaccio. L’incontro regionale si era aperto al mattino con 450 ragazzi dell’istituto comprensivo di Spello ‘G. Ferraris’ impegnati dagli animatori degli oratori di Foligno e dell’associazione Creativ, in un gioco alla scoperta della sobrietà possibile nella contea di Sobrilandia. Hanno incontrato i ragazzi il sindaco Vitali, l’arcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi e delegato Ceu per la scuola e l’università e Roberto Stefanoni dell’Ufficio scolastico regionale.
La mattinata si è conclusa con la consegna, ad una rappresentanza di studenti della regione, del progetto della Ceu sulla Salvaguardia del Creato per le scuole superiori di secondo grado.
I 20 ANNI di fr. Carlo
In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di fratel Carlo Carretto, le diocesi umbre, i Piccoli Fratelli, i Comuni di Spello e Foligno e l’Azione cattolica hanno organizzato tre giorni a lui dedicati.
10 OTTOBRE Ore 15.30 al teatro Subasio di Spello, dopo i saluti del Sindaco, del vescovo mons. Sigismondi e di mons. Sigalini, assistente ecclesiastico di Ac, seguono gli interventi di Paolo Trionfini su “La grande chiamata. Carlo Carretto nell’Azione cattolica italiana” e di Franco Miano su “L’attualità del messaggio di Carlo Carretto”.
11 OTTOBRE Ore 9 al teatro Subasio, interventi di Rita Borsellino, Maria Rita Lorenzetti, Alberto Monticone, mons. Giancarlo Bregantini, dei Piccoli Fratelli di Spello e di tanti amici di fratel Carlo.
12 OTTOBRE Ore 18.30 nel duomo di San Feliciano, a Foligno, celebrazione eucaristica in memoria di Carlo Carretto, presieduta dal neo vescovo mons. Gualtiero Sigismondi.