L’inizio di un anno scolastico non è mai un fatto di routine. Per quanto lo si voglia programmare, ha sempre il sapore di una sorpresa, perché sorprendenti, per loro natura, sono i protagonisti in gioco: i bambini, i ragazzi, i giovani. La scuola nasce a loro servizio. La società, organizzando per loro un buon sistema educativo, non solo ‘investe’ in futuro, ma riconosce il valore della persona umana. La parola educare, nella sua etimologia, rimanda a un ‘tirar fuori’: si tratta di estrarre e portare a pienezza ciò che in germe è già presente nella persona. Se la scuola introduce i giovani agli svariati mondi del sapere, più ancora li deve aiutare a vivere compiutamente la loro umanità. Sentiamo parlare abbastanza spesso di riforme scolastiche, e poi magari di ‘riforme delle riforme’. Non ce ne meravigliamo: il problema educativo non è di quelli che trovano una soluzione una volta per tutte. E ciò specialmente in un tempo di cambiamento, in cui, a fronte di un enorme potenziale tecnico-conoscitivo e mediatico, serpeggia l’incertezza sull’identità profonda della persona umana. L’anno scorso proprio su questa problematica la Commissione scuola-educazione-università della Conferenza episcopale umbra (Ceu) propose ai docenti un seminario. Non dobbiamo arrenderci alla sfiducia. Giovanni Paolo II disse che l’uomo è ‘la via della Chiesa’, e ciò perché Dio stesso ha imboccato questa via, facendosi uomo in Gesù, e dunque dandoci in Lui la misura piena della nostra umanità. Da questa certezza noi credenti ci lasciamo ispirare anche nel nostro servizio alla scuola, pur sapendo di doverci misurare con una cultura pluralista, che ci impegna in un dialogo cordiale e rispettoso, attento alle ragioni di una sana laicità. Guardiamo con speranza al un nuovo anno scolastico. Arriverà alle scuole, datata simbolicamente con la festa di san Francesco, maestro di spiritualità e di umanità, un saluto, a nome della Chiesa che è in Umbria, da parte della Commissione Ceu che si occupa di questo ambito. Fin d’ora a tutti un pensiero di amicizia, un augurio di buon lavoro.
Sorrentino: la scuola educhi alla ‘umanità’
L'augurio del vescovo delegato per lascuola e la cultura
AUTORE:
' Domenico Sorrentino