Un mese sulle sponde del Titicaca

Umbertide. Sei giovani tornano da un'esperienza nella missione di 'don Leo'

Laura Lucaccioni, Francesco Baldelli, Nicola Alunni, Francesco Palazzetti, Paolo Stefani, Fabio Moscatelli sono i sei giovani di Umbertide che sono andati nel mese di agosto in Bolivia, per collaborare con don Leonardo Giannelli e i poveri della sua missione, a Santiago de Huata, sul lago Titicaca. La loro testimonianza parla, con entusiasmo, di un’esperienza che li ha segnati e fatti crescere molto, sul piano morale e spirituale. Anche se laggiù erano trattati molto bene, hanno faticato molto (in primis Fabio Moscatelli, l’imprenditore che non era certo abituato ai ritmi dei campeggi, che già conoscevano invece gli altri) per portare il loro contributo. Stavano in una casa dove si aggiravano circa 20 persone; ragazzi soprattutto, sempre seguiti dallo sguardo di don Leo, del diacono don Juan, dei catechisti che abitano lì e aiutano il sacerdote umbertidese nelle varie attività. Hanno principalmente lavorato alla sistemazione del tetto della chiesa (per il quale avevano portato con loro il denaro frutto delle offerte di tante persone), operando anche per una settimana in una località della Bolivia dove hanno posto le fondamenta per una struttura che servirà a una cooperativa. Laura Lucaccioni ha lavorato al dispensario sanitario, assieme ad un medico italiano della ‘posta medica’ di Huata, che con la macchina si reca a visitare la gente. Laura lo ha supportato e aiutato in questo prezioso servizio. Don Leonardo, che proprio in questi giorni ha festeggiato il ventennale del suo sacerdozio, è sembrato a tutti in ottima forma e ha tenuto ad inquadrare l’apporto e la collaborazione del gruppo di volontari non come elemosina, ma, piuttosto, ma come occasione per organizzare in loco degli aiuti ai tanti bisognosi. Ma c’è stato anche il momento di divertimento, con il giro in barca sul lago, la visita a Escoma e alle varie missioni, in un paesaggio mozzafiato. I sette umbertidesi in questo mese sono riusciti a fare tutto quello che si erano proposti: concentrarsi sul lavoro e la visita alle diverse realtà. Da qui la grande soddisfazione, richiamata dalla serenità che era il tratto distintivo dei ragazzi al loro ritorno a casa.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti