La sedia a rotelle più veloce d’Italia

L'eccezionale avventura dell'umbro Giulio Valentini che un incidente ha trasformato in un campione

Giulio Valentini, classe 1971, è un ragazzo pieno di vitalità, nativo di Montefalco, dove vive con la moglie Patrizia e la piccola Lucrezia, 2 anni, il suo più bel successo. Lo incontriamo all’Autodromo dell’Umbria, dove domenica 7 settembre ha partecipato ad una gara automobilistica sulla sua auto da corsa Seat Leon, appositamente allestita in versione da competizione con dei servo-comandi al volante. Giulio Valentini è infatti costretto su una sedia a rotelle dall’età di ventidue anni.Ci accoglie sorridente, raccontandoci emozionato la sua storia, fatta di passione per i motori e di una ‘rinascita’, quella affrontata all’indomani dell’incidente in moto da cross che gli ha tolto la possibilità di stare in piedi sulle proprie gambe. ‘Fin da bambino ero un grande appassionato di motori – ci racconta – e disputavo gare di motocross. Poco prima di quell’incidente, commentando la sorte di un altro pilota finito in carrozzina per una caduta dalla moto, dicevo: ‘Meglio morto che paralizzato’. La vita e l’amore della mia famiglia mi hanno insegnato a smentire me stesso, e ad iniziare una nuova esistenza a partire dal giorno in cui la moto mi ha tradito’. A partire da allora Valentini, dopo un momento di grande difficoltà personale, ha iniziato a riscoprire una maniera differente di vivere. Il primo dono ricevuto dopo quel tremendo cambiamento è stato la moglie Patrizia, da allora sempre al suo fianco: ‘È lei quella che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, e anche più. All’inizio non volevo che sacrificasse la sua vita per stare accanto ad una persona nelle mie condizioni, ma lei non ha sentito ragioni, e alla fine’ ho ceduto!’. Da due anni a questa parte la vita di Giulio e Patrizia è stata poi allietata dall’arrivo della figlia Lucrezia. Negli anni seguiti all’incidente, Giulio Valentini ha ritrovato la voglia di fare per sé e per quanti come lui, divenendo un esempio. La passione per lo sport lo ha portato inizialmente a giocare a basket in carrozzina, poi a fondare nel 1994 un’associazione di volo con aliante per disabili. Nel 1996 Valentini ha fatto il suo esordio sulle auto nel trofeo Fisaps (Federazione italiana sportiva automobilistica patenti speciali) che si correva in pista con vetture dotate di comandi al volante, vincendo il campionato. Successivamente il suo impegno nelle corse è cresciuto, con la partecipazione a diversi trofei. Nel 2002 è divenuto persino istruttore di guida sicura per disabili con vetture appositamente preparate. Negli anni Valentini si è impegnato affinché i piloti disabili venissero equiparati a quelli normodotati, sfida nella quale ha ottenuto l’ennesimo successo, aprendo una strada che tanti altri giovani nelle sue condizioni hanno poi percorso. Oggi la sua testimonianza è di grande amore per la vita: ‘Meglio in carrozzina che una vita senza passione’.

AUTORE: Mariangela Musolino