Madre Teresa sbarca a Catania

Lo spettacolo portato in scena in varie località dell'isola è il musical sulla santa di Calcutta. 'Per me è diventata un modello' dice l'attrice Daniela Pupella, che la interpreta

Si sono esibiti di fronte ad una Acicastello (Catania) gremita di gente i membri della compagnia teatrale amatoriale spoletina ‘Alegrya’. Giovedì 28 agosto i ragazzi della prima unità pastorale San Gregorio di Spoleto hanno portato sulle scene un libero arrangiamento di Madre Teresa – Il musical di Castellacci e Paulicelli. Loro si autodefiniscono ‘non professionisti, ma ragazzi che si impegnano in qualcosa in cui credono veramente, usando anima e cuore, mettendo in gioco tutte le proprie capacità’. Il risultato, comunque sia, è stato veramente eccellente: riscuotono successi ormai da un anno. I giovani spoletini hanno trascorso quattro giorni a Catania. Li hanno accolti i Comuni di Mascalucia, Acicastello e Barcellona Pozzo di Gotto. Sono stati al mare, hanno fatto shopping per le vie cittadine, e sono andati in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Roccia di Belpasso. Dopo lo spettacolo di giovedì (quello previsto a Barcellona di Sicilia per la sera precedente era stato cancellato causa pioggia) li abbiamo incontrati. Daniela Pupella, Madre Teresa nel musical, ci ha raccontato cosa l’avesse condotta a proporre ai suoi amici la realizzazione di questo spettacolo, da lei stessa ri-arrangiato: ‘Non avevo mai avuto, tra le sante, una figura femminile di riferimento. Madre Teresa, invece, con la sua vita attiva e contemplativa insieme, lo è diventata’. ‘Per noi è un pò una missione – ci ha detto Matteo Cardini, che interpreta uno dei poveri di Madre Teresa. – Non è facile portare la fede agli altri. Questo è il modo che noi abbiamo scelto, affinché anche dall’unità del gruppo traspaia il nostro messaggio cristiano. Tra di noi c’è anche qualcuno che non ha la fede, ma noi accogliamo tutti’ Proprio sul principio dell’accoglienza si fonda questo gruppo eterogeneo, fatto di bambini, giovani e adulti di parrocchie, scuole e località differenti all’interno della diocesi, con storie e interessi diversi, che hanno trovato la loro sintesi in quel genere teatrale aperto che è il musical. Così ci si ritrova in tanti: c’è chi ama cantare, chi ballare, recitare, truccare, dipingere. E i genitori dei ragazzi si sono scoperti costumisti e scenografi, tecnici e coreografi. Perché proprio le famiglie sono all’origine di questa spettacolare unione. A questo punto ci chiediamo quale sia la loro ‘fonte’, chi li guidi. Ci viene indicato da padre Franco Buonamano, guida spirituale del gruppo. Come ha fatto a coinvolgere tutte queste persone? ‘Ritrovandoci insieme senza alcuna pretesa – dice. – Il Signore si incontra guardando il fratello vis-à-vis, che ti fa guardare verso l’alto, piantando il ‘semino’ dell’amore’. Prima di partire, la messa conclusiva del gemellaggio nella parrocchia San Vito Martire a Mascalucia, è stata animata dal gruppo proprio con l’alegrya del nome di cui si fregiano. Dandoci, con i loro canti ritmati e vivaci, ma anche intensi e sentiti, una testimonianza della loro gioia di vivere Cristo.

AUTORE: Marianna Nicotra