Totem ‘intelligenti’ all’ingresso della Cattedrale e nelle chiese del centro storico

Totem intelligenti all’ingresso delle chiese del centro storico a portata di turisti e fedeli: attraverso lo smartphone puntando un codice Qr si potrà accedere alle informazioni di carattere storico, artistico e religioso di tutti gli edifici di culto. Il progetto, su iniziativa dell’Associazione Chiese Storiche, prevede l’istallazione di totem informativi presso il Duomo di Città di Castello e nelle chiese di San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e al Santuario della Madonna delle Grazie.

Uno strumento che permetterà ai fedeli, ai visitatori di conoscere la storia del luogo. Inquadrando con il telefonino il display si potrà, tramite il codice QR, accedere al testo scritto e ad un messaggio audio, entrambi i contenuti saranno sia in lingua italiana che tradotti in lingua inglese. Una iniziativa, quindi, che punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi ed edifici religiosi meta di molti visitatori.

Ma potrebbe essere anche uno stimolo per i tifernati, per conoscere meglio queste chiese, che sono scrigni di memorie, di fede, di storia e di arte.

E’ stato il vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini, nella mattina di mercoledì 5 ottobre in Cattedrale, nel corso della presentazione ufficiale del progetto a testarne per primo l’efficacia e utilità assieme al Presidente dell’Associazione Chiese Storiche, Paolo Bocci e all’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi.

Semplice, intelligente e generosa, così il vescovo Paolucci Bedini al termine della prova col proprio smartphone, ha definito l’iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione Chiese Storiche. L’Associazione Chiese Storiche ha presentato domanda di finanziamento alla CEI per installare totem informativi, in sette chiese della nostra città, presso: la Cattedrale, San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e il santuario della Madonna delle Grazie.

“L’idea avanzata è stata ritenuta valida -ha precisato Bocci- poiché punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi di culto sia per i fedeli che per gli ospiti. Il progetto è stato realizzato dalla ditta H24 di Perugia (società specializzata nella fornitura di servizi informatici consulenza, formazione, sviluppo e networking) grazie al contributo otto per mille alla Chiesa Cattolica ed in collaborazione con la Diocesi di Città di Castello”.

I sette pannelli sono costituti da una scheda in formato A4, nella quale vi sono riportate informazioni storico artistiche della chiesa in italiano e in inglese. Inoltre, grazie alla tecnologia QR code, le persone interessate potranno ascoltare un audioguida in italiano ed in inglese. I visitatori potranno accedere ai contenuti semplicemente inquadrando, con il proprio cellulare, il QR code. Le app che consentono questa operazione sono gratuite e facilmente scaricabili, ad esempio sia da app store – Apple che da Google play.

“Con questa iniziativa -ha concluso Bocci- dotiamo importanti chiese di Città di Castello di uno strumento che permetterà, sia ai tifernati che hai visitatori, di conoscere meglio il luogo dove sono e quindi di apprezzarlo sia da un punto di vista storico- artistico che di fede. Ci poniamo l’obiettivo di fare memoria di storie del passato, per trasportarle nel presente, rendendole attuali, grazie ad un linguaggio aggiornato ai tempi, capace di trasmettere nuove emozioni e stimoli”.

I volontari dell’associazione continueranno a fare visite guidate per gli interessati, visite che arricchiranno le informazioni contenute nei totem.

L’Associazione Chiese Storiche

Un gruppo di cittadini ha costituito nel 2020, a Città di Castello, l’Associazione Chiese Storiche. Si tratta di una associazione di volontari, senza scopo di lucro, che tra i suoi scopi avrà anche quello di promuovere azioni per la custodia, la tutela e la valorizzazione di edifici di culto. Le attività inizieranno nei prossimi mesi a San Francesco e a San Domenico; fondamentale sarà la collaborazione con i parroci, al fine di trasmettere alla collettività ed in particolare alle nuove generazioni, il valore religioso, culturale e storico che questi due edifici di culto rappresentano per la comunità tifernate e dell’intera valle. I soci fondatori sono diciotto, ma uno degli obiettivi sarà quello di ampliare la platea delle persone interessate, al fine di rafforzare il valore identitario che queste chiese rappresentano per la comunità, di migliorare l’offerta culturale del territorio favorendo anche la fruizione pubblica di questi edifici di culto. Un ruolo fondamentale lo eserciteranno i soci volontari, proprio per adempiere al meglio al servizio di accoglienza, ai cittadini e visitatori, in queste due chiese a settembre si prevede l’avvio di corsi di formazione per gli aderenti.