Presentato il restauro delle facciate della cattedrale di San Lorenzo di Perugia

La cattedrale di San Lorenzo è ritornata al suo antico splendore, dopo un restauro conservativo durato 11 mesi su una superficie di oltre 9 mila metri quadrati e che ha impegnato contemporaneamente oltre 50 maestranze specializzate. Dati evidenziati in una nota sul sito dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve (http://diocesi.perugia.it). La presentazione dei lavori è avvenuta il 17 giugno in piazza IV Novembre, antistante la cattedrale, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari della città.

Il lavoro di squadra e il coordinamento tra le imprese coinvolte, i progettisti e la direzione dei lavori, ha permesso “il celere ed efficace svolgimento del cantiere”, ha spiegato l’ingegnere Roberto Regni, direttore dei lavori e coordinatore dell’équipe di architetti e ingegneri dell’Area progetto associati di Perugia ai quali il Capitolo della cattedrale, il seminario arcivescovile e l’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve hanno affidato la progettazione e il coordinamento dell’opera. Ammonta invece a poco più di 8 milioni di euro la spesa complessiva del restauro finanziato in parte grazie al “bonus facciate e il resto con il contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e della società Plenitude.

Il restauro

“Le facciate, oltre ad aver beneficiato di un restauro conservativo – spiega l’ingegnere Regni -, hanno anche ricevuto interventi di consolidamento e riparazione di alcuni paramenti murari e di messa in sicurezza degli apparati decorativi. Gli interventi di restauro e consolidamento hanno riguardato i due portali d’ ingresso, quello monumentale di piazza Danti, del Carattoli, del 1729, e quello cinquecentesco di piazza IV Novembre, eseguito dallo scultore Ludovico Scala su disegno dell’architetto Galeazzo Alessi, la Loggia di Braccio costruita nel 1423, il campanile ricostruito su disegno di Bino Sozi nel 1606, il pulpito quattrocentesco, l’edicola del Crocifisso del 1540, le edicole della Madonna della Consolazione e della Madonna della Provvidenza, che si affacciano su piazza IV Novembre, come anche il monumento a papa Giulio III, il basamento e la seduta in travertino dinanzi alla gradinata della Cattedrale, anch’essa ripulita, le cornici delle bifore e trifore, le vetrate e il rosone, oltre ai lavori eseguiti sulle pareti esterne dell’Isola di San Lorenzo che si affacciano sulle vie delle Cantine, Baldeschi e Maestà delle Volte e su piazza Cavallotti”.

L’accurata opera di restauro ha permesso anche di effettuare uno studio delle stratificazioni in pietra e in marmo caratterizzante la fabbrica dell’attuale cattedrale risalente al secolo XV, poggiante su resti di una precedente, la cui sottostante area archeologica attraversa 25 secoli, dall’età etrusca e romana a quella medioevale.

Le parole del card. Gualtiero Bassetti

“Si tratta di un recupero e di una valorizzazione architettonica esemplare – ha detto nel suo saluto l’arcivescovo emerito il cardinale Gualtiero Bassetti – che ha tenuto conto di quasi un millennio di storia, narrata in ogni singola pietra, ogni decorazione, ogni sedimentazione dei vari strati che si sono succeduti nella costruzione dell’edificio e degli annessi.

Questo recupero architettonico ha infatti posto in luce, con grande chiarezza, non solo il passato ma anche, per dir così, il futuro, le potenzialità che questo monumento offre, oggi più che mai. Questa ‘Isola di San Lorenzo’, adagiata e perfettamente inserita da secoli nel flusso del centro cittadino, vuole ancora rappresentare un approdo, un riferimento per i fedeli e per i tanti turisti che sono tornati a popolare la nostra città”.

“Grazie a questo intervento, compiuto in tempi molto rapidi, grazie ai benefattori e alle preghiere e alla partecipazione di tanti, il sacro tempio è tornato a risplendere in tutta la sua bellezza – ha  poi detto il cardinale  Bassetti nell’omelia della celebrazione eucaristica di ringraziamento. Soffermandosi sulla vita della comunità ecclesiale, Bassetti ha evidenziato che “un ruolo tutto speciale riveste la chiesa cattedrale. L’edificio di pietre deve servire a tutti noi, perché è proprio nel tempio materiale che, ascoltando la parola di Dio e celebrando la sacra liturgia, noi diventiamo un solo corpo, un unico tempio di Dio. (l’omelia completa su http://diocesi.perugia.it).

Il messaggio di mons. Fausto Sciurpa

“Piena soddisfazione per il risultato raggiunto” è stata espressa da mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo dei Canonici, tramite una nota diffusa dal sito web della arcidiocesi, perché costretto dal Covid-19 a restare in quarantena nel giorno della presentazione e seguendo dal terrazzo delle Logge di Braccio l’intera cerimonia. Un restauro che “ha restituito una rinnovata vitalità, luminosità, leggibilità della composita tessitura architettonica della cattedrale. L’intero complesso degli edifici della cosiddetta ‘Isola di S. Lorenzo’, che all’opera principale si è correlato, ne ha beneficiato contribuendo al rinnovamento di un’area del centro storico che esalta la bellezza di Perugia. Un evento che, con qualche enfasi ma non troppo, si può definire storico”.

“Un sentito ringraziamento – conclude sempre nella nota mons. Sciurpa – a quanti hanno contribuito all’operazione dalla progettazione all’esecuzione, e a monte, nella logica del ‘Bonus Facciate’, a quanti ne hanno permesso il finanziamento. Un particolare ringraziamento alla ‘Fondazione Brunello e Federica Cucinelli’ senza la quale il Capitolo della Cattedrale non avrebbe potuto dare avvio all’intera operazione. Il ringraziamento è tanto più sentito quanto più la fondazione si è fatta carico di interventi non previsti dal ‘Bonus’. Interventi, alcuni importanti, come quello delle Vetrate della Cattedrale, altri secondari o apparentemente meno rilevanti, nondimeno rivelativi dell’amorevole cura degli ambienti e di quanti ne fruiscono”.

Brunello Cucinelli: “conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi”

“Mi è sempre piaciuto pensare che conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi, e gettiamo le fondamenta del nostro futuro”: a dirlo è stato Brunello Cucinelli parlando del restauro del duomo di Perugia. “Si inaugura il restauro di un monumento celebre, simbolo non soltanto religioso per i perugini e per l’ Italia tutta”, ha aggiunto. “Ho imparato dalla mia famiglia, e dalla campagna, che ogni buona azione è come un seme che non manca mai di dare buoni frutti. Per questo auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata, poiché, come dicevano i miei stimati greci, se terrai in ordine e ben conservato l’ingresso della tua casa, anche la tua città sarà sempre ben conservata. Sono convinto che questo meritano la nostra augusta Perugia e la nostra terra madre umbra”.

Le parole di Stefano Goberti

“Uno dei punti cardine della nostra strategia di sostenibilità è l’attenzione alle comunità”, ha detto Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude. “Questo progetto – ha aggiunto – racchiude in sé tutti gli elementi essenziali di tale approccio: abbiamo investito su partnership di valore coinvolgendo tutte le professionalità necessarie per poter restituire alla comunità perugina un simbolo di profondo rilievo storico e religioso”.