La fantasia fa bene a piccoli e grandi

Intervista a Moony Witcher (Roberta Rizzo), la scrittrice che ha inventato il Fantasio festival di Perugia

Sull’onda del grande successo ottenuto lo scorso anno, con oltre 50 mila presenze, dal 16 al 20 aprile torna a Perugia (nel centro storico) il Fantasio festival, un’occasione d’incontro tra bambini, giovani ed adulti. Tanto divertimento attraverso laboratori di pittura, scrittura, filosofia, giocoleria, spettacoli, musica, tutto all’insegna della creatività. Ideatrice dell’iniziativa Moony Witcher (alias Roberta Rizzo), scrittrice fantasy per giovani, ‘ma ‘ spiega a La Voce – mi seguono anche gli adulti, soprattutto mamme e nonne. Ogni giorno mi scrivono dagli 800 ai 1.000 messaggi: mi ringraziano per i miei libri e per quello che attraverso le mie storie regalo ai bambini’. Moony è infatti l’ideatrice della saga di successo La bambina della sesta luna (la piccola alchimista’ina) che in Italia e all’estero ha avuto un notevole successo di pubblico e critica. Altrettanto famoso è il suo ultimo lavoro, le emozionanti storie del giovane e caparbio Geno. Ma oltre a dedicarsi alla letteratura per i più giovani, la Witcher è anche giornalista di cronaca nera. Moony, come è nata l’idea di scrivere libri fantasy? ‘Ho cominciato a scrivere la mia prima storia un po’ per caso, per una situazione d’amore verso i figli di mio marito, di 8 e 10 anni, dei quali mi sono subito innamorata e a cui ho cominciato a raccontare una storia, quella di Nina appunto, un’amica immaginaria di quando ero bambina. Giorno per giorno, appunto dopo appunto, la storia è andata arricchendosi e alla fine ho pensato di inviarla all’editore. Ma ci sono altre mille ragioni, tra cui l’interesse per i bambini (sono laureata in Filosofia ma ho fatto studi di Psicopedagogia e approfondito le conoscenze sullo sviluppo cognitivo dei bambini) e per aiutarli a superare le loro paure. Ho avuto un’infanzia difficile e conosco cos’è la paura. E poi occupandomi di cronaca, soprattutto di storie legate ai bambini, come Cogne, o l’ultimo, quello dei fratellini di Gravina, storie drammatiche, ho voluto cercare quasi una via d’uscita a queste tremende realtà e l’ho trovata con la fantasia. Dopo aver conosciuto mio marito Vincenzo, finalmente sono felice e questa ritrovata felicità mi ha dato la forza di scrivere’. Il genere fantastico, ad esempio Harry Potter, in questi ultimi anni è quello che va per la maggiore nelle librerie. Come spieghi questa scelta da parte dei giovani? ‘Il mio non è un fantasy classico, come quello di Harry Potter popolato di maghi, folletti, gnomi, elfi. Io racconto storie dove elementi fantastici si mescolano alla realtà, insieme anche ad elementi di alchimia. Ed è proprio dentro questi elementi che secondo me i bambini e i giovani si riconoscono, si ritrovano. Non è un fuggire dalla realtà, ma un modo per affrontarla, e per prendere maggiormente coscienza di sé e dei propri mezzi, delle proprie potenzialità. In fondo Nina rappresenta proprio questo: ha una grande voglia di vivere, lottare, di credere, di esistere. Ed è proprio questo che attira i bambini. I miei personaggi non devono arrendersi mai. E poi uso l’alchimia, e non la magia, perché i bambini imparino a vivere con la fantasia: senza la fantasia e l’immaginazione l’uomo è perso’. Arriviamo al Fantasio festival. Come mai la scelta di Perugia, e quali saranno le novità di quest’anno?’L’idea era nel cassetto da tanto tempo. Volevo fare qualcosa per i bambini, che avesse a che fare con la fantasia, la creatività. A Perugia ho conosciuto dei giovani creativi e durante un incontro ho raccontato il mio progetto. È stato accolto subito con entusiasmo. L’Umbria è stata l’unica regione che mi ha dato la completa disponibilità di un’intera città: per questo sono molto riconoscente al Comune, alla Provincia e alla Regione. Spero che la manifestazione resti sempre a Perugia e che in futuro si facciano avanti altri sponsor. Tra le novità l’anteprima nazionale del film tratto dal libro Ortone e il mondo dei Chi (16 aprile, ore 16) al teatro Pavone e il grande spettacolo Il sesto continente, (sempre al Pavone, sabato 19, ore 21), performance con musiche e immagini, accompagnate da mimi. Sarà un bellissimo spettacolo’.

AUTORE: Manuela Acito