Ucraina, Tavola per la Pace e Centro Diritti Umani aderiscono all’appello del Papa

Tutti uniti: "Per i credenti giornata intensa di preghiera e di digiuno. Per tutti un giorno di riflessione e impegno di pace"

“Il 2 marzo partecipiamo tutti alla Giornata di digiuno per la pace promossa da Papa Francesco” scrivono in una nota Tavola per la Pace e Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” – Università di Padova ribadendo la loro contrarietà alla guerra in Ucraina. L’appello lanciato: “Vi supplichiamo: Negoziate! Negoziate! Negoziate!”

Tutti insieme per la pace

Una giornata di preghiera e digiuno per la pace, mercoledì 2 marzo, giornata delle Ceneri, a cui Papa Francesco ha invitato a tutti, credenti e non credenti, e a cui Tavola per la Pace e Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” hanno deciso di aderire e di rilanciare a tutti i loro sostenitori. “In queste ore di angoscia e preoccupazione, facciamo nostro l’appello di Papa Francesco – si legge in una nota dei due enti -. Per i credenti sarà ‘una giornata intensa di preghiera e di digiuno’. Per tutti sia un giorno di intensa riflessione e impegno di pace”.

Appello al negoziato

“Negoziare, negoziare, negoziare. Su tutto. Anche nelle condizioni più difficili e sui temi più intrattabili posti dalla Russia” chiedono in una nota per evitare “una catastrofica guerra globale che devasterà l’Europa e non avrà vincitori”. Una supplica rivolta all’Italia, all’Unione Europea, all’Onu e a tutti responsabili della politica internazionale. “Siate realisti! – scrivono i due enti per la pace -. Queste sono le ore in cui dobbiamo spezzare le leggi della guerra e la logica dello scontro. Non possiamo aspettare che sia il governo russo a fare il primo passo. Negoziare non vuol dire cedere alla guerra e alla legge della forza ma fermare la sua pericolosa escalation militare. Dobbiamo uscire dalla politica delle sanzioni, dalla logica del colpo su colpo, per ricostruire lo spazio per il dialogo e il negoziato politico con la Russia. Lo si è fatto durante la guerra fredda con la Conferenza e gli Accordi di Helsinki. E lo si deve fare ora che rischiamo la catastrofe più grande. Negoziare vuol dire essere disponibili a modificare le proprie posizioni per costruirne una comune. Fare un passo indietro per fare un passo avanti sulla via della pace”.

Con la pace tutto è possibile

“Ripetiamo: con la guerra tutto è perduto. Con la pace tutto è possibile” si legge ancora nel comunicato in cui Tavola per la Pace e Centro Diritti Umani “Antonio Papisca”. Citando l’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco –  “Bisogna assicurare il dominio incontrastato del diritto e l’infaticabile ricorso al negoziato, ai buoni uffici e all’arbitrato, come proposto dalla Carta delle Nazioni Unite, vera norma giuridica fondamentale” (Papa Francesco, Fratelli Tutti)” le due realtà ribadiscono che “il Diritto nato dalla consapevolezza acquisita con gli anni e i danni colossali della II guerra mondiale vieta la minaccia e l’uso della forza per la risoluzione delle controversie internazionali e pone la dignità umana a fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. È proprio in questi momenti di alta tensione che questo diritto deve essere applicato con saggezza, intelligenza e lungimiranza. Tutti saremo giudicati dai risultati delle nostre azioni. Attenzione! C’è una responsabilità per tutti! Se davvero vogliamo la pace smettiamo tutte le guerre e incominciamo a prenderci cura di ciascun essere umano e della natura che ci nutre e ci accoglie”.