“Oggi chiedo a tutti quanti ci ascoltano, a tutti che udiranno la nostra voce dalla nostra Kiev dissanguata: lottate per la pace, proteggete quelli che hanno bisogno del vostro aiuto, facciamo tutto affinché l’ aggressore si fermi e si ritiri dalla terra ucraina. Chiunque siate: capi di stati o di parlamenti, politici, militari, esponenti della Chiesa, fate la vostra parte, dite la parola in sostegno dell’ Ucraina”.
Ringraziamento al Papa e a quanti stanno sostenendo l’Ucraina
Lo afferma oggi in un videomessaggio dalla Kiev sotto l’ assedio russo l’ arcivescovo maggiore mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. “Vi porto le parole di saluto e di sostegno del Santo Padre Francesco il quale mi ha chiamato ieri di persona per esprimere il suo sostegno, pronunciando letteralmente le seguenti parole: ‘ Farò tutto quello che è possibile’ “, dice tra l’ altro Shevchuk nel video.
“È evidente che per fermare la guerra, per evitare i morti, e perché l’ Ucraina abbia la possibilità di essere libera, vorrei che fossimo tutti grati al Santo Padre perché al nostro sostegno oggi si sta mobilizzando tutta la società internazionale”, prosegue. “A tutti quelli che oggi in varie forme sostengono l’ Ucraina, a nome del nostro popolo, a nome della nostra nazione, a nome della Kyiv accerchiata in cui si combatte sulle strade della città, desidero dire: grazie di cuore”, aggiunge il presule greco-cattolico.
E dopo aver invitato ad accogliere i profughi, mons. Shevchuk esorta: “In questi tempi drammatici, ma anche eroici, continuiamo a pregare”.
La commemorazione dei soldati caduti
“Questo sabato facciamo la commemorazione universale dei defunti – spiega -. Oggi preghiamo soprattutto per i nostri militari che hanno sacrificato la loro vita per l’ Ucraina, in particolare, in questi ultimi giorni. Ricordiamo oggi nella preghiera gli eroici soldati della guardia di frontiera dell’ Isola Zmijinyj nel Mar Nero; ricordiamo il nostro eroe, che a prezzo della propria vita ha fermato l’ esercito russo vicino a Kherson facendosi esplodere insieme al ponte sul fiume Dnipro”.
La terra ucraina, il popolo ucraino ci danno oggi numerosi eroi come loro – sottolinea l’ arcivescovo maggiore -. Preghiamo per tutti quelli che hanno sacrificato la loro vita per l’ Ucraina. Preghiamo per le vittime innocenti tra i civili: donne, bambini, anziani”. “L’ Ucraina è viva, l’ Ucraina lotta, ma oggi chiediamo il mondo di essere solidale con noi, e non tacere, perché la parola salva, la parola costruisce il mondo. Mentre il silenzio e l’ indifferenza uccidono”, conclude Shevchuk.