Papà, c’è poco da fare festa!

19 marzo: la presidente perugina dell'Associazione genitori punta il dito sulle carenze dei padri d'oggi

Festa del papà, 19 marzo. La domanda è sempre quella: è la solita festa dei commercianti? O, almeno, i papà umbri fanno qualcosa per meritarsela? ‘Ancora troppi papà – afferma da Perugia la presidente dell’Associazione genitori (Age), Anna Piazza – delegano alle mamme il compito educativo dei figli, non assumendo quel ruolo autorevole che loro compete. Spesso vediamo i frutti negativi della mancanza del padre negli atteggiamenti dei bambini e dei ragazzi. È necessario che i papà, anche confrontandosi tra loro, ricerchino un nuovo equilibrio tra l’autoritarismo del passato e il lassismo del presente’. Lassismo: atteggiamento che tende a ridurre l’osservanza dei precetti morali; eccesso di indulgenza, permissivismo. La parola è forte. Anche perché il papà, agli occhi del bambino, rappresenta tutto l’esterno, la ‘vita fuori’ con cui confrontarsi. È stato provato che il bambino tende a preferire l’invito al gioco che arriva dal papà, mentre dalla mamma preferisce solitamente il contatto ‘a pelle’, più intimistico. Dunque: se il papà non fa il papà, il bambino rischia seriamente di confrontarsi in maniera sbagliata con il mondo che lo circonda, facendosi delle idee errate che, specie nell’adolescenza, potrebbero causargli dispiaceri, traumi o, peggio, indurlo a pericolose fughe dalla realtà. ‘All’Age – continua la presidente Piazza – con il supporto di un team di psicologi, offriamo ai genitori, e in questo periodo soprattutto ai papà, l’opportunità di riflettere sul loro comportamento quotidiano nelle loro famiglie. Il primo appuntamento si è tenuto mercoledì scorso a Ferro di Cavallo e ce ne sarà un altro sabato 15, a San Mariano’. Quali sono i punti deboli dei papà? ‘Fatte le dovute eccezioni – continua Piazza – uno è il fatto che i papà sono del tutto assenti dalla vita scolastica dei propri figli. Ma se il papà è colui che aiuta il bambino ad inserirsi nella società, allora questa è forse la loro più grave mancanza. Così tutto ciò che è il rapporto fra la scuola e il bambino viene delegato alla donna: dai compiti a casa, alle rappresentanze dei genitori, all’acquisto dei libri, dei colori e degli astucci fino al colloquio con gli insegnanti sul rendimento scolastico degli alunni’. E poi? ‘Un’altra mancanza – continua la presidente dell’Age – è legata al fatto che troppo pochi papà praticano sport insieme ai loro bambini. Eppure lo sport è un altro dei grandi momenti di socializzazione della persona’. Così accade che, mentre la donna, deve oggi sopportare le fatiche del lavoro, quelle della casa e pure quelle di ‘mamma accompagno’, gli uomini ‘stanchi’ se ne vanno in palestra a tonificare i loro muscoli. Oppure, nelle famiglie dove i soldi abbondano, entrambi i genitori vanno in palestra, a cena fuori o al cinema, lasciando a casa i loro piccoli figli. Con la tata, i videogames e la tv.

AUTORE: Paolo Giovannelli