Non lasciamoci massificare

Tv. Premio Santa Chiara alla trasmissione 'A sua immagine'. L'omelia del card. Tarcisio Bertone in occasione della consegna

Il premio Santa Chiara, giunto alla 10’edizione, è stato assegnato, in una cerimonia che si è svolta domenica 17 febbraio, alla trasmissione A Sua immagine di Rai Uno, un contenitore culturale religioso che va in onda la domenica mattina.Tra i curatori della trasmissione il francescano padre Giulio Michelini ofm, docente all’Istituto teologico di Assisi, e in redazione il giornalista eugubino Daniele Morini, entrambi noti ai nostri lettori per aver collaborato in vario modo con il nostro giornale. Al direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, i vertici del Sacro Convento di San Francesco e gli organizzatori del 50’anniversario della proclamazione di santa Chiara a patrona della televisione, hanno assegnato una targa premio con la seguente motivazione: ‘Per la grinta e il contributo a realizzare fiction sulle vite dei santi e sui personaggi del mondo della Chiesa che si sono battuti per la pace e la fratellanza tra i popoli’. Sempre domenica si è svolto un convegno sulla ‘comunicazione televisiva oggi’, moderato da Milly Carlucci, con la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, Claudio Petruccioli, presidente della Rai, e di Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Uno. nel quale sono stati affrontati temi attuali che riguardano gli aspetti etici e culturali della comunicazione televisiva e la veicolazione del messaggio cristiano. La consegna del premio si è conclusa con una solenne celebrazione presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Di particolare rilievo è stata l’omelia del cardinale, che ha parlato della televisione in modo non conformistico, centrando questioni di pressante attualità. Ha affermato, tra l’altro: ‘Purtroppo, da strumento di condivisione sociale, la televisione è diventata in molti casi, non solo in Europa, veicolo non di verità ma di un progetto che sottende un pensiero unico e omologante. La dura legge di mercato e la somma di tanti interessi getta oggi nella grande agorà pubblica un insieme di messaggi apparentemente plurale ma accomunati dalla logica del consumismo e del relativismo’. Ha fatto riferimento, proprio all’inizio dell’omelia, al messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in cui Benedetto XVI avverte che i media non devono ridursi a megafono del materialismo economico e del relativismo etico, ma essere strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale e porsi a difesa della verità dell’uomo. Secondo Bertone, infatti, lo scopo del relativismo è quello di destabilizzare i valori fondanti della società, tra cui su tutti quello della famiglia. ‘Lo riscontriamo ad ogni latitudine: al nord come al sud – ha spiegato il Cardinale – all’ovest come all’est del mondo: la comunicazione di massa tende oggi ad imporre un modello culturale uniforme, non rispettando i valori etici indispensabili per edificare una pacifica società dove i diritti e i doveri dell’uomo siano fondati sulla sua dignità. Pensiamo alla famiglia, alla vita, all’educazione delle nuove generazioni e ad altre tematiche che toccano il presente e il futuro della società’. Bertone ha concluso la sua omelia rivolgendosi alle persone semplici e umili che, a suo giudizio, sono rappresentate dalla figura di santa Chiara, donna desiderosa soltanto della luce della verità: ‘Ci possiamo chiedere, concludendo, quale sia la perenne lezione che raccogliamo da questa santa, a voi cittadini di Assisi molto cara. La riassumerei così: lasciarsi guidare dalla verità che rende liberi. Possa pertanto questo anniversario suscitare o incrementare l’impegno condiviso da parte di tutti coloro che lavorano nel mondo della comunicazione televisiva, perché si riscopra l’eloquenza delle immagini coniugate con le parole, confrontate con la verità dei valori e della religione’.

AUTORE: E. B.