Nel ricordo di don Andrea Santoro, con la testimonianza da parte della sorella Maddalena, si celebrata a Perugia nel pomeriggio del 23 gennaio presso la parrocchia di San Sisto la Domenica della Parola, indetta per il terzo anno da Papa Francesco.
“Sono stato profondamente commosso dalle parole della professoressa Maddalena -ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, all’inizio della solenne concelebrazione- quando ha ricordato come suo fratello, don Andrea, è stato ucciso mentre aveva la Bibbia in mano”.
Sacerdote della diocesi di Roma e missionario fidei donum in Turchia, il 5 febbraio 2006 stava pregando inginocchiato all’ultimo banco della sua chiesa di Trebisonda, quando un uomo entra e gli spara alle spalle. Due colpi gli trapassano i polmoni; quello che esce dal sinistro gli colpisce anche la mano, mentre l’altro trova sulla sua traiettoria il libro cui don Andrea stava meditando.
La Bibbia di don Andrea, nella traduzione in lingua turca, era aperta sul libro dei Salmi, in particolare sul Salmo 22, Il Signore è il mio pastore, ha riferito nella sua testimonianza Maddalena Santoro, e l’arcivescovo di Perugia ha commentato che il Buon Pastore, Gesù, in questo modo ha consolato il suo sacerdote don Andrea fino all’ultimo, mentre stava donando la sua vita. La professoressa Santoro aveva, infatti, parlato dello speciale rapporto che don Andrea aveva con la Parola di Dio, e di come la meditazione della Scrittura avesse sempre improntato la sua missione di sacerdote.
Il cardinale Bassetti ha anche ringraziato Dom Matteo Ferrari, monaco di Camaldoli, per aver commentato il brano di Emmaus, dal vangelo secondo Luca, attualizzandone il significato per il cammino sinodale che la Chiesa ha intrapreso, così come il SAB – Servizio per l’Animazione Biblica della Diocesi di Perugia, che anche in tempo di pandemia ha continuato a offrire a tutti occasioni di ascolto e studio della Bibbia.
La testimonianza della professoressa Santoro e la relazione di dom Ferrari sono stati al centro dell’incontro sulla Domenica della Parola di Dio, che ha preceduto la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti nella chiesa di San Sisto; incontro introdotto e coordinato da padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’ITA di Assisi e responsabile del SAB di Perugia.
Nell’omelia il cardinale si è soffermato su quanto noi uomini abbiamo bisogno di quella Parola di Dio che ci è stata trasmessa nella forma della Bibbia.
“Senza di essa -ha commentato- non potremmo vivere, perché ci verrebbe a mancare il nutrimento dell’anima. Come ci ha detto il ritornello del Salmo Le tue parole Signore sono spirito e vita. Dunque, senza riferimento alla Parola non si può vivere.
La Parola dell’Antico e del Nuovo Testamento, sono il nutrimento che viene dato a chi ha fame di frutti buoni, e ogni volta che viene celebrata la liturgia della Parola, questi frutti possono essere gustati da tutti i fedeli”.
Il cardinale, avviandosi alla conclusione della concelebrazione in occasione della Domenica della Parola , si è rivolto a coloro che amano, leggono, studiano e vogliono divulgare la Sacra Scrittura.
“Papa Francesco, quasi alla fine della Lettera Apostolica Aperuit Illis -ha ricordato Bassetti- scrive: Un’ulteriore provocazione che proviene dalla Sacra Scrittura è quella che riguarda la carità” (AI 13). Dalla Bibbia, infatti, discende non solo l’impegno a studiarla, ma anche, o soprattutto, a mettere in pratica quanto dice, e cioè, a impegnarsi per amare Dio e il prossimo. La carità per Dio, che si esprime nell’amore per la Bibbia, cari fratelli e sorelle, diventi carità per tutti“.