Una Chiesa con le porte e le finestre aperte. È quanto chiede ed invoca il vescovo mons. Mario Ceccobelli in una riflessione che prende spunto dalla ‘liturgia della Chiesa, che scandisce il cammino di fede dei suoi figli, in questo mese di febbraio quasi del tutto coincidente con il tempo quaresimale’, un periodo che introduce nobili tradizioni quali il canto del Miserere, le cui note tra poco riprenderanno ad echeggiare nel centro storico, in attesa di eplodere nella processione del Venerdì santo. Dopo aver stimolato tutti a ‘tradurre la carità in gesti concreti’, quasi rifacendosi a quell’avverbio ‘insieme’ pronunciato fin dal suo primo ingresso in diocesi, il presule così prosegue: ‘La Chiesa di Gubbio deve essere una casa con le porte e le finestre aperte, perché non ha niente da nascondere, e deve essere anche capace di accogliere tutti, perché c’è posto per tutti. Unica condizione: condividere la fede e l’insegnamento degli apostoli. Ma anche chi non condivide la fede deve trovarvi accoglienza, dialogo, rispetto delle idee e solidarietà fraterna. Nella Chiesa di Gubbio non c’è e non deve esserci posto per l’intolleranza e le scomuniche reciproche. Sforziamoci di vedere e sottolineare i pregi e le cose buone presenti nella vita del prossimo e poniamo un velo di misericordia sui difetti e le cose brutte, anch’esse patrimonio comune di ogni vivente. Da circa un secolo è sorto il movimento ecumenico, che tende alla ricomposizione delle Chiese cristiane. Il suo cammino è lento e qualche volta sembra fare passi indietro, ma lo Spirito, che dal Concilio Vaticano II ha ripreso a soffiare con forza, lo sta invece spingendo in avanti. Sarebbe una sciagura se il processo di ricomposizione dell’unità fosse messo in pericolo da altre divisioni scellerate, frutto di intolleranza e di pregiudizi. Sarà mia premura vigilare sull’unità della Chiesa diocesana, ma chiedo l’aiuto della preghiera e della buona volontà di tutti i fedeli. A tutti dò appuntamento alle Stazioni quaresimali, mercoledì a Gubbio e il venerdì a Umbertide alle ore 21, la domenica alle 18 nelle parrocchie di Gubbio’. Un itinerario di conversione, approfondimento e di presa di coscienza sulla missione della Chiesa oggi. ‘In questo periodo i sacerdoti busseranno alle porte delle case per portare, alle famiglie che la desiderano, la benedizione del Signore. È un incontro atteso e desiderato, pertanto chiedo ai presbiteri e ai diaconi di portare ad ogni membro della famiglia anche il mio saluto fraterno e cordiale e la mia benedizione’.