Gli Auguri di Natale della priora del Monastero Santa Rita da Cascia

Parlano di accoglienza, famiglia e dono gli speciali auguri di Natale di suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del Monastero Santa Rita da Cascia e presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che in queste festività è impegnata nella raccolta fondi per avviare i lavori e rendere quanto prima realtà il progetto di accoglienza delle agostiniane La Casa di Santa Rita.

“Auguro a tutti -scrive la religiosa nel messaggio- di essere protagonisti della storia di salvezza e amore che racconta il Natale, portando speranza nelle vite di coloro che ne hanno più bisogno. Per noi il Natale quest’anno è la Casa di Santa Rita, per accogliere le famiglie dei malati, così come accogliamo Gesù.

Tanti attendono questo dono, che possiamo realizzare insieme per chi si trova in un letto di ospedale, lontano dai propri affetti.

Per loro abbiamo pensato di ristrutturare un appartamento al secondo piano dell’Ospedale di Cascia, centro riabilitativo d’eccellenza nazionale. Lì vogliamo creare una vera casa dove accogliere gratuitamente le famiglie dei malati, ricoverati da tutta Italia. Per aprire al più presto, abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.

La Casa di Santa Rita sarebbe perfetta per noi

 La Casa di Santa Rita vuol dire sicurezza, presenza e sostegno per tante famiglie che ogni giorno affrontano grandi sacrifici e per tanti malati costretti alla solitudine. Tra loro c’è Sandro, dalla provincia di Pescara.

“Mia moglie -racconta- è in una struttura di riabilitazione a cento chilometri e riesco ad andare da lei solo una volta a settimana. Sarebbe bello, invece, starle vicino sempre, perché le farebbe bene e anche a me. La Casa di Santa Rita, sarebbe perfetta per noi. Perciò spero che i lavori si facciano in fretta e magari presto potremmo venire alla riabilitazione di Cascia”.

Sandro ha 58 anni e da  ventisette convive con la sclerosi multipla. La sua malattia gli porta continui peggioramenti e senza la sedia a rotelle non riesce più a muoversi. La fisioterapia per lui è una costante, ma ha sempre potuto contare sulla presenza di sua moglie, mentre lei, dopo essere stata operata per un tumore, ora si trova da sola in un ospedale lontano dalla loro casa.

“Una volta -sottolinea, infatti- sono andato per due mesi in un centro ad Imola. Ma mia moglie era con me e per questo avevo più entusiasmo. Se fossi stato da solo, non avrei visto l’ora di finire e scappare e magari non mi sarei dedicato molto alle terapie”.

Ecco perché adesso Sandro sa che la solitudine non sta aiutando sua moglie ad affrontare al meglio il duro percorso riabilitativo, che ha davanti per tornare a camminare. Inoltre, anche lui ha bisogno del suo sostegno.

“Vedersi aprire le porte della Casa di Santa Rita -osserva la priora del Monastero di Cascia- per Sandro e sua moglie significherebbe trovare finalmente una soluzione alle loro angosce. Ci sono tante famiglie in attesa di essere accolte e avere l’opportunità di lottare insieme ai loro cari per la propria vita. Aiutateci a far sì che questa attesa non sia ancora lunga”.

I lavori

Per accogliere gratuitamente le famiglie che non possono pagare una sistemazione in affitto o in albergo, garantendo la loro presenza ai malati, la Casa di Santa Rita ha bisogno di lavori di ristrutturazione. Su questi si concentra la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che dal 2012 rende concreta la carità di cui le monache sono ambasciatrici. Il primo obiettivo è raccogliere 130.000 euro per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si realizzerà la scala di ingresso e, per finire, saranno rifiniti tutti gli ambienti, con la sistemazione dei vari arredi.

Chi vuole sostenere La Casa di Santa Rita può farlo attraverso il sito: casa.santaritadacascia.org/natale/dona