La Caritas diocesana ha pubblicato nel Rapporto dell’attività svolta nel 2006 i risultati dei diversi ambiti e progetti realizzati per sostenere i più bisognosi. Nel Rapporto viene sottolineata l’importante sinergia tra enti pubblici e privati cittadini che hanno contribuito, a vario titolo, alle attività di carità in favore di coloro che si trovano in condizioni di povertà, di persone che vivono condizioni difficili le quali conducono spesso all’esclusione sociale, e che sono state aiutate a nome della comunità diocesana. Un Rapporto che, al di là dei numeri e delle cifre, evidenzia l’impegno messo in campo della Caritas diocesana soprattutto nell’allargare la capacità di essere testimoni ‘sapendo moltiplicare attenzione e ascolto, sensibilità e consapevolezza, prossimità e coinvolgimento – spiega nell’introduzione Claudio Daminato, direttore della Caritas diocesana -, costruzione di politiche sociali e accompagnamento in una sempre rinnovata pedagogia dei fatti’. Importanti i dati relativi all’attività della mensa San Valentino, che nello scorso anno ha distribuito 17.642 pasti caldi e 3.370 cestini, in linea con i dati del 2005, per un costo totale di gestione di 56.693 euro. Le persone che si rivolgono alla mensa sono in prevalenza di sesso maschile e di età inferiore ai 65 anni, equamente distribuite tra stranieri e italiani. Nella mensa operano circa 70 volontari, che si alternano in gruppi di 6 nel corso della settimana. In aumento invece il numero delle persone che si sono servite del centro di ascolto in carcere, passate da 134 del 2005 alle 433 del 2006; hanno ricevuto beni di prima necessità, informazione e sostegno per far fronte alle necessità manifestate agli operatori della Caritas. Sostanzialmente stabile l’attività dell’ambulatorio medico San Giovenale, dove a circa 220 persone immigrate è stata fornita assistenza sanitaria minima nei casi di piccola emergenza, oltre alla fornitura di alcuni farmaci gratuiti da banco. Ciò grazie anche all’aiuto dell’associazione Banco farmaceutico, alla quale ha aderito l’associazione San Martino che gestisce le opere segno della Caritas: essa ha fornito 1.600 confezioni di farmaci, che sono stati utilizzati anche nei centri di ascolto, nelle case di accoglienza e dall’associazione Nuova Vita onlus. Inoltre sono state 464 le persone che si sono rivolte allo sportello di orientamento al lavoro presso la Caritas diocesana per avere informazioni e aiuto su percorsi d’inserimento lavorativo, cercando un contatto domanda e offerta. Mentre con il progetto ‘Cresciamo insieme’, che si occupa dell’adozione a distanza di bambini che si trovano in grande difficoltà per mancanza di beni primari, cure mediche e istruzione, sono stati aiutati 403 bambini, comprese 12 classi della scuola primaria nella missione diocesana di Ntambue.
Un sempre maggiore impegno di prossimità
La Caritas diocesana pubblica il 'Rapporto dell'attività svolta
AUTORE:
Elisabetta Lomoro