“E’ tempo di scelte coraggiose” per “operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato sì, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze”. Lo ha detto il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, all’incontro “Verso Taranto” a Perugia, il 30 settembre, promosso dall’Ufficio diocesano per il sociale e il lavoro e dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, in preparazione all’evento della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre 2021) dal titolo: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro…”.
Scelte coraggiose
L’appuntamento nella città jonica rappresenta, ha evidenziato il cardinale, “una tappa significativa della vita ecclesiale del nostro Paese che, unitamente alla Chiesa universale, si appresta a vivere l’esperienza del cammino sinodale”. “Un atteggiamento sbagliato verso la creazione – ha sostenuto Bassetti – ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali. Serve un cambio di passo che possiamo fare insieme”. Occorrono “scelte coraggiose”, ha ammonito il presidente della Cei, “affinché non siano sempre i più poveri a pagare gli effetti di una crisi sanitaria, sociale, lavorativa, economica e politica del nostro tempo” e ha elencato alcune “buone pratiche” che “indicano che c’è un bene sommerso da far emergere… Ci sono imprenditori che sanno coniugare il lavoro e la cura per l’ambiente. Ci sono persone che hanno smesso di definirsi consumatori in nome di scelte più oculate di acquisto verso prodotti sostenibili. Ci sono parrocchie e oratori che sono punti di riferimento educativo per le tematiche ambientali. Ci sono gruppi di persone che hanno fatto della Laudato sì’ la loro bussola di orientamento nella vita. Ci sono amministrazioni pubbliche che hanno favorito scelte di promozione del territorio con criteri di sostenibilità turistica. Ci sono agricoltori che hanno smesso di usare pesticidi chimici per produrre in modo biologico. Ci sono organizzazioni commerciali che puntano a movimentare il meno possibile le merci, secondo l’idea che i beni a chilometro zero sono a impatto ecologico zero. Ci sono comunità religiose e monastiche che sanno celebrare la bellezza della creazione attraverso la loro vita e la loro preghiera. Ci sono famiglie sostenibili perché convinte che la bellezza delle relazioni non dipende dalla quantità di oggetti disponibili. Insomma, c’è un bene sommerso che occorre portare allo scoperto. Dio continua a stupirci con l’azione del suo Spirito e a noi tocca il compito di rendere grazie”.
Taranto, importante tappa verso il cammino Sinodale
All’incontro di Perugia “Verso Taranto” sono intervenuti l’economista Leonardo Becchetti, il presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano – entrambi membri del Comitato preparatore della 49a Settimana sociale – e l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano. A moderare i lavori è stato il direttore della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro, il diacono Carlo Cerati, mentre le conclusioni sono state affidate alla perugina Maddalena Pievaioli, segretaria generale della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, che ha rilevato la scarsa partecipazione all’incontro, “in presenza”, pur avendo ricevuto diverse significative adesioni dal mondo ecclesiale e laico cittadino, ma sono state oltre un centinaio le visualizzazioni sul canale YouTube del settimanale La Voce che lo ha trasmesso. A tutti la prof.ssa Pievaioli ha rivolto l’appello a un maggiore impegno unitario per il “dopo Taranto”, occasione propizia per dare inizio al cammino sinodale e dando appuntamento ai perugini, il prossimo 26 novembre, all’incontro con il sociologo ed economista Mauro Magatti. Interessanti sono stati gli interventi-quesiti rivolti da rappresentanti delle realtà produttive e socio-culturali del territorio ai due relatori ospiti. Questi hanno illustrato il cammino compiuto, anche dal “basso”, che ha portato al tema della 49a Settimana sociale, soffermandosi non poco sulle “buone pratiche” per fare concretamente comunità, tra credenti e non credenti, per realizzare insieme il “Pianeta che vogliamo” sui fronti caldi dell’ambiente, del sociale e del lavoro. A ciascun partecipante è stato donato un seme di tulipano come simbolo dell’impegno di ogni uomo a prendersi cura del suo “germoglio”, che rappresenta il futuro e la bellezza da generare in ogni ambito della vita.