L’amore porta a Roma

LA DIOCESI andrà il 7 novembre in pellegrinaggio da Benedetto XVI

Saranno circa 5 mila i pellegrini della diocesi che il 7 novembre incontreranno Benedetto XVI a piazza San Pietro. Il pellegrinaggio è una tappa fondamentale del cammino pastorale diocesano, che s’intreccia ed è parte di quello della Chiesa universale, segno di una comunità che vuole risaldarsi per poter affrontare il futuro che l’aspetta con maggiore vigore, ma anche con maggiore speranza e forza. Tra i pellegrini numerosi studenti e comunità parrocchiali, ma anche operai di alcune aziende ternane e amerine. A due anni dal primo incontro con il nuovo Pontefice, la diocesi promuove questo nuovo pellegrinaggio a Roma, per condividere, un’intera comunità unita, un importante momento di comunione con la Chiesa universale e con il Papa. Un’udienza molto speciale, nel corso della quale il vescovo Paglia donerà a Papa Benedetto un trittico in argento sbalzato e bronzo dorato, appositamente realizzato dallo scultore Paolo Borghi, che racchiude le tre rappresentazioni dell’Eucaristia, della Parola di Dio e della carità cuore della Chiesa, nell’iconografia di tre brani del Vangelo: quello dei discepoli di Emmaus, del Buon Samaritano e del Padre nostro. Temi che sono stati al centro della riflessione e dell’impegno pastorale di questi anni, a cominciare dalla prima lettera pastorale del vescovo L’Eucarestia salva il mondo, per passare a La Bibbia ridona il cuore e all’ultima prospettiva della carità contenuta nella lettera La via dell’amore, che hanno segnato le tappe di un unico cammino sinodale. Vista la particolarità dell’evento i pullman’- che saranno forniti dall’organizzazione della diocesi -‘artiranno da Terni alle ore 5.30-6 per evitare possibili congestioni del traffico.’l costo di partecipazione è 15 euro’ comprende il viaggio e un gadget distintivo della diocesi. Una tradizione che si rinnova e un cammino che prosegue proprio a sottolineare, come è solito ripetere il vescovo Paglia, che ‘c’è bisogno di creare maggiore coesione, per sentirsi meno soli e più uniti, anche come territorio’. È significativo, infatti, che tutte le città si ritrovino insieme, al di là delle differenze culturali o politiche, per manifestare i valori della pace, del dialogo, dell’incontro seguendo la testimonianza di due importanti santi umbri: san Francesco e san Benedetto; perché ‘il mondo ha ancora bisogno di quel messaggio di solidarietà che viene dall’Umbria’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro