La Caritas di Spoleto-Norcia ha celebrato i 50 anni dalla sua fondazione.
Un po’di storia
Nel 1971 l’ arcivescovo Giuliano Agresti fu incaricato da Paolo VI, insieme ad altri due vescovi (uno per il nord e uno per il sud Italia), di redigere il primo statuto di Caritas Italiana, ufficialmente costituita il 2 luglio di quell’ anno. Rientrato a Spoleto, mons. Agresti volle subito avviare l” esperienza della Caritas nella valle spoletana, nominando don Sergio Virgili quale direttore. È stata, quindi, una delle prime Caritas diocesane italiane a prendere forma.
I festeggiamenti per l’anniversario
Questo anniversario è stato festeggiato sabato 4 settembre al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” di Spoleto con un convegno dal titolo “Tra memoria e profezia”. “In questi 50 anni – ha detto l’ arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, secondo quanto rifertisce l’ archidiocesi in una nota – abbiamo accumulato un patrimonio enorme di solidarietà. Siamo qui oggi a prendere coscienza delle radici per guardare avanti con fantasia, coraggio e audacia. Questa giornata non è un’ autocelebrazione, ma un modo di dire che il bene è ancora possibile in questa nostra società”.
La presidente della giunta regionale dell’ Umbria, Donatella Tesei, ha manifestato il grazie della Regione all’ azione della Caritas e al lavoro costante, discreto ed efficace svolto nel tempo tra le istituzioni civili e questo organismo pastorale della Chiesa. Poi, la Tesei – prosegue la nota – è scesa nel ricordo personale: “Questa è la mia Chiesa diocesana e qui mi sento a casa. Ci conosciamo quasi tutti e non posso non ricordare le tante situazioni affrontate insieme alla nostra Caritas diocesana quando ero sindaco di Montefalco. Le persone nella Caritas trovano un messaggio di speranza, parole calorose che spesso il pubblico non offre. Mi sento una di voi. Grazie!”.
Il commissario straordinario del Comune di Spoleto Tiziana Tombesi ha inviato una lettera a mons. Boccardo in cui esprime, a nome della città, “un sentito e dovuto ringraziamento per tutti coloro che operano nel sociale senza esitazione e titubanza. Se oggi, in un periodo così complicato, è possibile guardare al futuro con più fiducia è anche grazie all’ opera della Caritas”.
La Caritas “delicatamente e silenziosamente – ha ricordato il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – ci è stata vicino durante il terremoto del 2016. È grazie a voi – ha detto rivolto agli operatori – se riusciamo a dare risposte alla gente. Senza la carezza della Caritas non ce l” avremmo mai fatta”.
Mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, ha ricordato tra l’ altro come la Caritas non sia stata “fondata per farsi carico di tutte le questioni riguardanti i poveri, ma per incontrare le persone e far incontrare le persone, prestando particolare attenzione all’ altro, ascoltandolo e conoscendolo. La Caritas – ha detto – deve avere il pallino della costante conversione e ricordarsi sempre che non lavora per se stessa ma per la Chiesa. È quindi invitata ad allontanare tutte le situazioni di autoreferenzialità”.
Dopo questi interventi, c’ è stato il ricordo – video e con testimonianze dirette – di quanto la Caritas di Spoleto-Norcia ha fatto in questi anni: la vicinanza alle persone nelle calamità (terremoti del 1979, 1997 e 2016), le esperienze missionarie (Brasile, Albania, Romania, Kosovo, India, Tanzania, Georgia) e le opere segno (la casa OAMI per disabili di Baiano di Spoleto, gli Orti Solidali della Misericordia a Trevi, la Casa Patris corde per padri separati a Montefalco e la Locanda della Misericordia a Spoleto). Il cinquantesimo della Caritas era stato avviato già la sera del 3 settembre con la riapertura dopo alcuni lavori della Mensa della Misericordia a Spoleto che d’ ora in poi non si chiamerà più Mensa ma Locanda della Misericordia e sarà intitolata a Ponziano Benedetti (deceduto nel 2018) che per anni vi ha svolto il servizio di coordinatore.