Cuore di Madre

DIOCESI. L'arrivo della statua della Madonna di Lourdes

È stato accolto venerdì 21 settembre da migliaia di fedeli, sul sagrato della chiesa di Loreto di Spoleto, il simulacro della Madonna di Lourdes. All’evento erano presenti il sindaco della città Massimo Brunini, l’arcivescovo mons. Riccardo Fontana, esponenti del Consiglio regionale, una cinquantina di malati accompagnati dalle dame e dai barellieri dell’Unitalsi e moltissimi fedeli, non solo spoletini. La Madonna è stata salutata da un lunghissimo applauso dei presenti e dalle lacrime di molti fedeli, accompagnati dalle note della banda musicale del Comune di Spoleto, prima di far ingresso nella chiesa.All’interno dell’edificio di culto mons. Fontana ha presieduto la celebrazione eucaristica, insieme ad un consistente numero di sacerdoti della città, tra i quali mons. Sergio Virgili, assistente spirituale della sottosezione Unitalsi di Spoleto. L’Arcivescovo nella sua omelia ha esortato i presenti a ‘sporcarsi le mani’ per il bene degli altri. ‘Spoleto mia – ha detto Fontana -, basta chiacchiere e divisioni, è necessario lavorare tutti insieme per i più bisognosi. Come padre e pastore di questa Chiesa, non posso non pensare alle tante storie di malattia presenti nelle nostre case, ai degenti dell’ospedale, a tutti quei genitori angosciati dal ‘dopo di noi’, a tutte le vittime, giovani e non, degli incidenti stradali e sul lavoro. Forza, ognuno faccia la propria parte di carità concreta, si rimbocchi le maniche per il bene della comunità. È questo l’invito che ci lancia il simulacro della Madonna di Lourdes’.Al termine della messa il presule ha dato la parola al primario del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Spoleto, Giulio Martinez, per un annuncio importante. Proprio dal 21 settembre, giorno dell’arrivo della Madonna di Lourdes, presso il nosocomio cittadino sarà possibile donare il cordone ombelicale e la placenta, da cui verranno ricavate le cellule staminali per la ricerca di malattie come la leucemia, linfonodi e altre. ‘La donazione – ha precisato Martinez – non va assolutamente ad intaccare il feto. È un bel traguardo per il nostro ospedale, segno di un lavoro attento e meticoloso, frutto della ricerca di una valente squadra di medici’. L’ospedale San Matteo degli Infermi è il primo dell’Umbria ad aver avuto l’autorizzazione per questo tipo di donazione. Le donne che fossero interessate, lo devono comunicare al personale medico prima del parto.

AUTORE: F. C.