La chiusura forzata a causa della pandemia ha offerto l’occasione per riorganizzare la fruizione delle istituzioni culturali della diocesi di Foligno.
Il primo a riaprire questa mattina 12 giugno, è stato il Museo Capitolare Diocesano con l’inaugurazione della mostra “Open call: La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro”.
“L’arte è capace di rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede. Va oltre al quotidiano, spingendoci verso l’alto. Aiuta a crescere nel rapporto con lui attraverso la preghiera”. Lo ha sottolineato mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto-Todi e amministratore apostolico di Foligno, intervenendo questa mattina alla presentazione della mostra con opere incentrate sulla rilettura contemporanea de “La Madonna di Foligno”, in programma fino al 24 ottobre.
Samorì in mostra a Palazzo Trinci
Sempre oggi è stata inaugurata la mostra di Nicola Samorì “Dei Santi e del Fuoco”, a Palazzo Trinci, che si concluderà sempre il 24 ottobre prossimo, data di chiusura, dell’esposizione “Raffaello e La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello” (a Palazzo Trinci) che ha fatto da cornice a queste due iniziative di arte contemporanea (tutte promosse dal Comune).
Le opere e gli artisti
Se la mostra ‘principale’ ha raccolto diverse opere che si sono ispirate al capolavoro di Raffaello, la ‘Open call’ ha raccolto 114 candidature per più di 150 progetti al Comune di Foligno in risposta al bando: sono state ammesse 17 opere anziché le 10 originariamente previste, per 18 artisti.
La mostra collettiva al museo capitolare diocesano di Foligno vede esposte le opere di Dario Agati, Feliciano Benci, Beatrice Caruso, Giuseppe De Mattia, Stefano Emili, Fabio Giorgi Alberti, Giovanni Kronemberg, Meletios Meletiou, Leonardo Petrucci, Sofia Ricciardi, Massimo Ricciardo, Guendalina Salini & Delphine Valli, Alessandro Scarabello, Karin Schmuck, Danilo Scorilli, Caterina Silvia, Cosimo Veneziano.
L’altra mostra, “Dei Santi e del Fuoco”, di Nicola Samorì, è stata espressamente concepita e realizzata per questa occasione. Noto in Italia e all’estero, nonché ospitato in diverse collezioni e istituzioni museali, il lavoro di Samorì porta ad un superamento del concetto di pittura, ora conosciuto.
L’assessore alla cultura, Decio Barili, ha sottolineato l’importanza di una “giornata segnata dall’arte ispirata alla Madonna di Foligno nel giorno in ci si riapre il museo capitolare diocesano”. Barili ha espresso “soddisfazione” per l’interesse suscitato dalle diverse iniziative legate al capolavoro raffaellesco.
Marta Silvi, curatrice delle mostre di arte contemporanea, ha messo in evidenza che “gli artisti hanno dato una rilettura originale della Madonna di Foligno”.
Riaprono anche la Biblioteca e l’Archivio diocesani
Il 17 giugno sarà la volta di Palazzo Elmi-Andreozzi, contenitore della Biblioteca Iacobilli e dell’Archivio Storico Diocesano, che dopo un importante lavoro di riorganizzazione dei servizi torna fruibile con il suo patrimonio bibliografico e documentario e con i suoi spazi per incontri e conferenze.
Si tratta di tappe di un percorso che, secondo quanto auspicato dal dott. Maurizio Cipolloni, Delegato per i beni culturali della diocesi, ha come obiettivo una nuova “pastorale della cultura” che apra alla collettività un ingente patrimonio di arte e fede e gli elementi per decodificarlo, in quanto frutto della sintesi tra il Vangelo e la cultura del popolo.
Il progetto continuerà con la riapertura, entro breve tempo, anche del Teatro San Carlo, dopo i lavori di recupero post-sismico, insieme con un ulteriore arricchimento della collezione museale.