Un anno fa, l’8 marzo 2020, fu l’ultima celebrazione liturgica vissuta nella normalità dai fedeli eugubini prima dell’inizio del lockdown per una emergenza sanitaria, a causa del Coronavirus, della quale allora forse nessuno avrebbe mai immaginato le proporzioni. Ora, si avvicina di nuovo la Festa della Canonizzazione di Sant’Ubaldo che si ricorda come anniversario il 5 marzo e, come sempre, arriva nel tempo della Quaresima.
“Dato il perdurare dell’emergenza sanitaria -spiega il vescovo di Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini– non sarà possibile vivere come ogni anno la tradizionale processione che parte della Cattedrale e sale per gli stradoni alla Basilica del santo patrono”.
Annullata quindi la processione ma confermata la possibilità di celebrare con tale intenzione, la mattina di domenica 7 marzo, la Santa Messa alle ore 11 davanti al corpo venerato del vescovo Ubaldo, nella Basilica in cima al monte Ingino, con la partecipazione del popolo e delle varie autorità cittadine. Il tutto sarà regolato, anche con apposito personale di servizio, dalle norme già in vigore per l’accesso contingentato dei fedeli, il distanziamento, l’igienizzazione personale e la sanificazione dei locali.
Essendo una ricorrenza molto cara a tutto il popolo diocesano, per garantire la più ampia partecipazione sarà predisposta la trasmissione in diretta sul sito web www.diocesigubbio.it e sui canali social della Diocesi di Gubbio.
“Sarà ancora una volta -commenta il vescovo Luciano- l’occasione per tutta la comunità diocesana di rivolgersi con la fede di sempre al suo amato santo, per invocare con rinnovata speranza la sua potente intercessione, contro il male che ci sta affliggendo, in suffragio dei nostri cari che hanno perso la vita colpiti dal virus, a favore di tutti coloro che sono direttamente impegnati a soccorrere i malati, come consolazione per tutte le famiglie che subiscono le pesanti conseguenze della crisi, e a sostegno di tutti noi perché ciascuno responsabilmente concorra al bene di tutti”.
Sarà anche il momento opportuno per riprendere e recitare di nuovo la preghiera a Sant’Ubaldo che il Vescovo della diocesi eugubina ha scritto appositamente lo scorso anno per unire le suppliche dei fedeli in un cuor solo e a una sola voce.