I colori dell’amore

La Settimana bonilliana vedrà iniziative che copriranno tutti i rami della pastorale. Intanto aumenta il fervore, anche dei giovani, verso Cannaiola

Avrà inizio venerdì 20 aprile la ‘Settimana bonilliana’ a Cannaiola di Trevi. Saranno giorni in cui presso il santuario dedicato al beato Pietro Bonilli si alterneranno una serie di iniziative, che coglieranno tutti gli aspetti della pastorale: dalla famiglia alla cultura, alla liturgia, ai giovani e la scuola, e alla carità. Proprio per questo aspetto particolare delle celebrazioni, abbiamo intervistato don Sem Fioretti, rettore del santuario e direttore diocesano del Centro di pastorale familiare. ‘Cannaiola sta vivendo questo momento come un kairòs, un momento nuovo ‘ afferma don Fioretti ‘ l’esperienza di fede, infatti, la sequela di Cristo, è sempre novità. Ma più che altro quello che noi sentiamo e portiamo nel cuore è la freschezza, l’attualità, del carisma bonilliano: siamo coscienti, anzi certi, che la profezia di don Pietro è fresca oggi come ieri. Quindi, la Settimana intende ridire, a tutti, i colori della carità. Le opere del Bonilli continuano con la loro efficacia, in perfetta sintonia con la nostra Chiesa e con le attività ad essa legate. Parlare della Casa di accoglienza di San Sabino o dell’Oami, e parlare dell’opera di Montepincio, di quella delle Lacrime di Trevi, nel sentire della nostra gente non cambia. Tutte le iniziative di questa settimana quindi serviranno a metterci maggiormente ‘in rete’, a incentivare e incoraggiare l’azione caritativa ed educativa sul territorio. Tutto ciò che si opera per la carità rimane, è duraturo, non si disperde; il resto, invece, passa’. Volgendo il discorso all’impegno dei laici nella preparazione della Settimana, don Sem ha aggiunto: ‘È bellissimo, in questi giorni, vedere il popolo di Cannaiola all’opera per avviare e muovere tutte queste iniziative. C’è un fervore e un entusiasmo impressionante, e anche i giovani del territorio si stanno muovendo per esserci: si sentono orgogliosi delle loro radici e del patrimonio che viene loro consegnato’. Una nota al Festival della catechesi della forania: ‘Aspettiamo oltre trecento ragazzi: da mesi, le catechiste della nostra zona si sono messe in sinergia per realizzare questo evento con creatività e spirito di servizio’.Ma quanto è sentita la presenza del carisma bonilliano sul territorio diocesano? Qual è il suo parere, dopo quasi un anno trascorso a Cannaiola? ‘C’è un crescendo di sensibilità da parte sia dei confratelli della diocesi che della gente nei confronti del santuario e dell’opera che si sta portando avanti. È stato ed è bellissimo vedere l’entusiasmo della gente del territorio, che ha moltiplicato lo zelo e la partecipazione alla vita del santuario, lo stupore dei fidanzati che sono venuti per i ritiri spirituali nei loro percorsi di preparazione al matrimonio. Ci sono parrocchie che vengono regolarmente per vivere momenti di ritiro, nei tempi forti. Ci chiedono continuamente di essere presenti sul territorio per la formazione dei genitori e per le varie attività pastorali: sicuramente tutto questo è stato possibile per l’azione del Vescovo, che crede molto in questo ‘polo’ di spiritualità e di irradiazione della Pastorale familiare e caritativa che sta muovendo in Cannaiola. E l’investimento, la generosità e la operosità delle suore della Sacra Famiglia sono state insostituibili perché tutto questo si avviasse’.

AUTORE: Eleonora Rizzi