1-2 NOVEMBRE. Con un po’ di attenzione, è possibile visitare i defunti

L’emergenza sanitaria non poteva non avere una ricaduta anche sulla vita delle parrocchie, ‘costrette’ adesso a rivedere le proprie consuetudini, con la solennità di Tutti i santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti ormai alle porte. Nonostante il fatto che gli ultimi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (13 ottobre e 24 ottobre) abbiano lasciato invariato quanto già previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo, e dalle successive integrazioni, molte diocesi si sono interrogate sull’opportunità di celebrare o meno le messe o altre forme di devozione e di pietà popolare nei cimiteri, che sono perlopiù di competenza comunale.

In Umbria la maggior parte delle diocesi, se non tutte, di concerto con i Comuni, hanno deciso di celebrare nelle chiese parrocchiali le messe il cui svolgimento era previsto nei cimiteri, come da tradizione, il 1° e il 2 novembre. La situazione sanitaria attuale e il timore di eventuali assembramenti, difficili da gestire, hanno fatto sì che vescovi e autorità comunali, insieme, abbiano valutato che per quest’anno non sussistevano le condizioni per le celebrazioni nei luoghi di sepoltura.

In alcune diocesi umbre, tuttavia, anche in base a quanto stabilito dai Comuni, ai parroci è stata data la possibilità di recarsi nei cimiteri, evitando comunque il formarsi di assembramenti, per benedire le tombe.

L’indulgenza per i defunti

Anche la Penitenzieria apostolica si è posta sulla stessa linea prudenziale, decretando la proroga per tutto il mese di novembre affinché possa essere conseguita l’indulgenza plenaria [la totale remissione della pena temporale che le anime devono scontare a causa del peccato] per i fedeli defunti. Infatti, la visita ai cimiteri nei primi giorni di novembre non è legata al solo ricordo dei defunti, ma anche alla possibilità di ottenere per loro l’indulgenza.

Se fino a oggi era possibile eseguire questo rito dal 1° all’8 novembre e nel giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nell’attuale tempo segnato dalla pandemia il Dicastero vaticano ha stabilito che lo si può fare per tutto novembre, onde evitare un flusso eccessivo di fedeli. Nello stesso decreto del 22 ottobre, la Penitenzieria ha adeguato anche le opere e le condizioni per ottenere l’indulgenza, sempre per garantire l’incolumità dei fedeli.

Dunque, con la visita ai cimiteri e la preghiera per i defunti o con la visita a una chiesa o oratorio, e la recita del Padre nostro e del Credo, in un qualsiasi giorno di novembre, insieme dalle condizioni generalmente richieste (confessione sacramentale, partecipazione alla messa e comunione eucaristica, ecc.), i fedeli possono anche quest’anno ricevere l’indulgenza plenaria a favore dei propri cari scomparsi.

Quest’anno, dunque, la solennità di Tutti i santi e la Commemorazione dei defunti sembrano essere un’ulteriore prova di come la Chiesa – in Umbria, e non solo stia rivendendo le proprie ‘abitudini’, con senso di responsabilità e per dovere civile, senza venir meno alla propria peculiare missione.

Don Francesco Verzini