Un santo in corsia

Ricorre l’8 marzo la festa liturgica di san Giovanni di Dio (1495-1550), fondatore dell’Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli, congregazione presente a Perugia fin dal 1584 pochi decenni dopo le sue origini. Un Ordine religioso che si è sempre distinto per la vocazione a portare assistenza alle persone abbandonate e malate, protagoniste di quei ‘cimiteri viventi’ che spesso diventano gli ospedali. Attualmente la comunità perugina dei Fatebenefratelli è formata da quattro religiosi, che operano in ospedale e soprattutto presso la Casa dell’amicizia per anziani ‘Seppilli’, dove quest’anno celebrano la festa del loro fondatore il giorno della vigilia, mercoledì 7 marzo. Nella cappella del ‘Seppilli’, alle ore 16.30, si tiene la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Chiaretti, alla presenza delle autorità civili e sanitarie della città, e aperta a tutti. Ad animare la celebrazione saranno alcuni giovani della Schola cantorum di Terni, diretta dal cappuccino padre Aldo. ‘Questo appuntamento, molto atteso dalla famiglia dei Fatebenefratelli – commenta padre Bartolomeo, superiore della comunità perugina – è anche occasione per soffermarsi a livello spirituale e sociale sul messaggio sempre attuale del nostro san Giovanni di Dio, che non tutti sanno che la Chiesa ha scelto come protettore dei malati nel 1886 grazie a papa Leone XIII, già vescovo di Perugia, e quindi degli infermieri e delle loro associazioni nel 1930, con Pio XI’. ‘La presenza delle autorità civili e sanitarie al nostro incontro non sarà casuale – prosegue il religioso -, perché coglieremo l’occasione per ringraziare la Regione Umbria ed il Comune di Perugia per aver sempre dato ai Fatebenefratelli la possibilità di continuare la missione di carità a favore delle persone sole e in particolari situazioni di bisogno, soprattutto malati ed anziani. Ad esempio con l’Azienda sanitaria locale 2 della Regione è stato stipulato da tempo un protocollo d’intesa, mentre il Comune si sta adoperando perché possiamo tornare ad operare nella sede ‘storica’ del Fatebenefratelli’. ‘La nostra opera – conclude – continua nel solco tracciato dal nostro fondatore nella Spagna della prima metà del ‘500, e oggi prosegue in tutto il mondo con 1.500 religiosi di 55 Paesi, con oltre 300 strutture in 46 nazioni e 40.000 collaboratori. Anche a Perugia sono molti ad aver fatto proprio l’insegnamento di san Giovanni di Dio, cioè manifestare l’amore misericordioso di Dio tra i malati, i poveri e i deboli, mettendosi concretamente al loro servizio’.

AUTORE: (R. L.)