Ci sono molti motivi per essere stressati. Nobili e meno. Una ricerca dell’Università Cattolica ha accertato che il 90 per cento dei medici che sono stati impegnati nell’emergenza Covid nelle Regioni italiane più colpite ha avuto, nei mesi più intensi, diversi sintomi da stress psicologico e fisico.
Ora per questi medici di prima e primissima linea arriveranno dei riconoscimenti economici. Modesti, rispetto al loro impegno.
Molto più consistenti saranno quelli che un tribunale della California ha stabilito dovrà sborsare, al termine di una causa collettiva, il proprietario di Facebook, Mark Zuckerberg, ai cosiddetti ‘moderatori di contenuti’: il loro lavoro in questo diffusissimo social media consiste nel visionare, ed eliminare, dalla piattaforma i contenuti non consentiti. Queste persone hanno avuto traumi psicologici a causa della loro ripetuta esposizione a immagini violente, come abusi su minori, decapitazioni di vittime del terrorismo, crudeltà su animali, stupri e altre violenze.
C’è chi crolla di fronte a un prolungato e dispendioso impegno, fisico e psicologico, nel tentativo di salvare vite umane, e chi resta segnato dall’aver dovuto ‘ripulire’ le fogne mediatiche di un consorzio umano dove in troppi considerano normale opportuno – e troppo spesso, ahimè, remunerativo – diffondere immagini e suoni delle proprie nefandezze.
È certo che dal Covid si uscirà, prima o poi. Meno certo che il lato oscuro della Rete possa ripulirsi.
Daris Giancarlini