Il 2007 ha segnato per l’istituto tecnico ‘Ippolito Salviani’ un traguardo importante: 50 anni di vita, di storia, di attività. Un traguardo che coinvolge un po’ tutta la città poiché, da quando nel 1956 la scuola venne aperta come sezione distaccata dell’Istituto tecnico commerciale ‘Vittorio Emanuele’ di Perugia, fino ad oggi, nelle sue aule sono stati formati, in misura sempre più rilevante, giovani che hanno operato in vari campi; molti di loro quali professionisti proprio nella città e nel territorio. Fino al 1960 l’Istituto tecnico commerciale aveva solo la sezione ragionieri, nel 1961 si arricchì del corso geometri. Già dall’inizio erano giunti alunni dalle città vicine; via via che la zona passava da una economia agricola a una industriale, la necessità di avere ragionieri ben preparati nelle aziende che venivano a formarsi era evidente. I corsi per geometri si rivelarono presto rispondenti ad ulteriori esigenze. Il 31 gennaio, giorno della presentazione del volume che con attentissimo impegno e in splendida veste tipografica narra i 50 anni della scuola, il direttore generale dell’Ufficio scolastico dell’Umbria, Nicola Rossi, ha avuto occasione di dire come quella umbra sia una scuola motivata, mettendo in rilievo le molte attività extrascolastiche che la caratterizzano e la sua cultura della documentazione. Non si può dire niente di più adeguato facendo riferimento all”Ippolito Salviani’. Mentre via via, all’interno dei corsi di base, sono sorti indirizzi e suddivisioni sempre più rispondenti alle esigenze dei tempi, sempre più frequentemente sono state prese iniziative volte a mettere a contatto i ragazzi, anche fuori delle mura scolastiche, con problemi umani e sociali di ogni genere. Sono sorti corsi e laboratori, come quello teatrale. E non si può accennare a questo senza menzionare la riscoperta de ‘La Ruffiana’, commedia di Ippolito Salviani, recitata dai ragazzi al teatro degli Illuminati nel mese di novembre. Tantissimi i presenti all’auditorium Sant’Antonio. Rappresentanti delle istituzioni e rappresentanti degli ordinamenti cittadini; non è mancato il vescovo Pellegrino Tomaso Ronchi. E, con il dirigente scolastico Dante Giannini, insegnanti di ieri e di oggi, colleghi, ex alunni. Sono stati ricordati quanti hanno dato alla scuola il loro apporto e non sono potuti intervenire, e altri, di cui resta viva la memoria, mancati nel corso del tempo. Dopo la presentazione del libro è stata inaugurata la mostra fotografica a palazzo del Podestà: lì sono state raccolte, fermate dall’obiettivo, le attività più rappresentative della scuola. Continueranno ora le manifestazioni programmate fino a ‘Salvianinfesta’, a primavera.
Ragionieri e geometri molto ben motivati
L'Istituto Salviani festeggia 50 anni di intensa vita ed evoluzione
AUTORE:
Eleonora Rose