Già adulti ma ancora effervescenti

AZIONE CATTOLICA. Presentato dopo lungo lavorio l''Atto normativo diocesano'

Domenica 10 dicembre, all’indomani del rinnovo dell’adesione dei soci all’Azione cattolica, che tradizionalmente avviene nel giorno dell’Immacolata, i rappresentanti delle oltre 20 associazioni parrocchiali dell’Ac diocesana si sono dati appuntamento ad Orvieto, presso la sala Urbani del Palazzo dell’Opera del duomo, per un evento che segna in qualche misura la storia dell’associazione diocesana. La giornata è stata dedicata alla presentazione dell’Atto normativo diocesano, di cui l’Ac diocesana si è dotata alla fine di un lungo lavorio ‘legislativo’, e che è stato consegnato ai rappresentanti parrocchiali dalle mani del presidente nazionale dell’Azione cattolica, Luigi Alici. Accolto da un’assemblea emozionata, il pomeriggio è stato introdotto dall’assistente diocesano, don Marcello Cruciani, che ha ricordato le tappe che hanno portato alla rinascita, quasi 20 anni fa, dell’Ac in diocesi e l’opera di presenza e di apostolato – definito ‘flessibile’, per le modalità in cui si è articolato – di tanti laici che ad essa hanno aderito. Successivamente il presidente diocesano, Guido Morichetti, ha tracciato in modo essenziale le peculiarità dell’Ac diocesana che, dopo una fase più carismatica ed effervescente, vive oggi una fase ‘adulta’, di maggiore consapevolezza della propria identità e della propria missione nella Chiesa particolare. L’Ac, consapevole di aver donato alla Chiesa particolare di Orvieto-Todi alcune esperienze, nate proprio in seno all’associazione: la missione Albania, le missioni popolari, l’impegno culturale nel giornale diocesano, oggi vuole tornare a rivolgere la sua attenzione alla formazione di base e al servizio alla parrocchia. Successivamente il presidente nazionale Alici ha compiuto una riflessione sull’identità associativa, parlando dell’Ac come luogo di servizio alla Chiesa e al Paese. La domanda che ha aperto il suo discorso è stata: ‘Che ora segnano l’orologio della nostra società, quello della Chiesa e quello dell’Ac?’. La risposta che è stata data è la seguente: il servizio dei laici di Ac consiste proprio nella cura della sincronizzazione dei due primi orologi; in questo modo l’Ac compie un continuo discernimento di carattere storico e culturale, in una stagione di grandi cambiamenti culturali e sociali. Inoltre, tra le tante suggestioni che l’interessante incontro ha provocato nei presenti, il Presidente ha richiamato alcuni aspetti fondamentali della vita associativa, scaturiti anche dal Convegno di Verona: puntare all’essenzialità, che nella vita della Chiesa si traduce in pastorale integrata; alla comunione profonda tra le persone, frutto della missionarietà; all’impegno culturale a tutto campo, che si incarna in scelte coraggiose e cristianamente orientate.

AUTORE: Francesca Carnevalini