“Che cosa vuoi fare da grande?” Una domanda che viene posta spesso ai bambini, anche se non ci aspetta quasi mai una risposta seria, soprattutto quando i bambini sono piccoli. Normalmente infatti, si organizzano attività di orientamento nel mondo del lavoro solo verso la fine delle superiori.
La settimana scorsa invece, l’Abbazia giovane di Montemorcino ha aperto le porte a 13 ragazzi che frequentano la terza media all’Istituto comprensivo Perugia 1, per parlare loro di talenti e mestieri e aiutarli a capire che strada intraprendere in futuro, già a 13 anni.
Si chiama “Teens-week” ed è una proposta sperimentale rivolta ai giovani ragazzi di età compresa tra 11 e 14 anni e nata in seno al progetto “Duc in altum” di Anspi Abbazia Giovane Montemorcino, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Bando Idee Welfare 2018.
La Teens week è nata proprio dall’idea di dedicare uno spazio speciale ai ragazzi, in cui ogni attività fosse finalizzata alla scoperta delle proprie attitudini da far emergere nel cammino verso l’età adulta.
Dopo una prima prova estiva tenutasi lo scorso luglio, la Teens-week si propone ora come offerta formativa a servizio degli istituti scolastici di Perugia e per questo primo anno sono già in programma diverse settimane in collaborazione con l’Istituto comprensivo Perugia 1.
“Quella delle scuole medie è una fascia d’età impegnativa e anche molto delicata. È un periodo scolasticamente breve, ma di grandi scelte perchè già la decisione della scuola superiore può indirizzare tutto il percorso futuro”. Spiega così la scelta dell’età di riferimento Diego Buratta di “Pepita onlus Perugia”, la cooperativa sociale che ha fatto da partner alla Teens week.
“Non avevo mai sentito prima di un’iniziativa d’orientamento così innovativa, quindi l’idea mi è subito piaciuta – commenta la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Perugia 1 Roberta Bertellini – .
Come istituto abbiamo sempre fatto orientamento alla maniera classica, partecipando agli open day delle scuole superiori. Questa nuova formula è incentrata invece sulla scoperta delle proprie qualità e non è mai troppo presto per iniziarea lavorarci”.
In questa prima Teens week invernale, svoltasi dal 7 al 10 ottobre, i ragazzi sono stati coinvolti in 4 giornate di attività nel tempo extrascolastico, dal lunedì al giovedì, dal pranzo alla cena. I pomeriggi sono stati articolati in: visita e conoscenza delle realtà produttive territoriali, laboratori alla scoperta di attitudini e talenti, giochi, spazi e tempi di condivisione.
Alcune aziende locali hanno collaborato al progetto portando i ragazzi all’interno del proprio lavoro e delle proprie storie. Tra queste realtà troviamo l’Università dei Sapori, l’illustratore Sualzo e sua moglie Silvia Vecchini, scrittrice di libri per l’infanzia, gli artigiani creativi di Officine Fratti, la cooperativa sociale Relegart e tanti altri.
“Aver avuto la possibilità di vedere da vicino che esistono tanti mestieri, alcuni dei quali neanche immaginabili, ha aperto le menti dei ragazzi” ha detto Federico , uno degli educatori della Teens week.
“Quella delle scuole medie – continua – è un’età difficile in cui la soglia di concentrazione è bassa, ma se li si coinvolge e li si tocca nelle loro passioni, allora qualcuno comincia ad aprirsi.
Una ragazza ad esempio ci ha manifestato il sogno di aprire una pasticceria. I suoi genitori non sono molto convinti, ma è normale. A loro sta il compito di valutare nel lungo termine quanto le passioni siano reali o passeggere”.
E i genitori cosa ne pensano della Teens week? “A quest’età non parlano molto in casa – scherza la mamma di un partecipante – ma già il fatto che abbiano ‘sacrificato’ il loro tempo libero da scuola e la sera siano tornati felici, col sorriso, la dice lunga”.
Valentina Russo