Più volte abbiamo parlato nei nostri articoli della strada statale 448, l’arteria a due corsie che al tempo stesso taglia ed attraversa le due parti della nostra diocesi, la zona tuderte e quella orvietana. La strada in questione, infatti, unisce la E 45 da Todi fino ad Orvieto, passando per Baschi. Le problematiche della viabilità, non solo locale, e quelle collegate a fenomeni di ordine pubblico (ricordiamo anche che la strada è tristemente nota per lo sfruttamento della prostituzione e anche per un omicidio avvenuto nei pressi di Acqualoreto alcuni mesi fa), sono da anni all’attenzione delle Istituzioni locali, dei sindaci e dei diversi organi di informazione. Anche recentemente alcuni ingenti fenomeni di dissesto idro-geologico nell’area cosiddetta dei “fori di Baschi” hanno paralizzato e poi rallentato notevolmente le comunicazioni viarie in questo punto strategico dell’area meridionale dell’Umbria.
Ora, sembra che qualcosa si stia muovendo, come qualche tempo fa ci aveva annunciato in una intervista Isauro Grasselli, sindaco di Baschi. La scorsa settimana è stato presentato a Perugia, alla presenza dell’assessore alle Infrastrutture della Regione, un progetto di sistemazione definitiva, che consentirà di risolvere in modo radicale i problemi di viabilità. L’intervento prevede la realizzazione sia di un ponte che di una galleria, tramite lo stanziamento di 7 milioni di euro, giudicati necessari per ovviare ai problemi di collegamento tra Orvieto, Baschi e il resto dell’Umbria.
Il progetto preliminare, noto come variante dei “fori di Baschi”, nasce da uno studio di fattibilità per iniziativa della Cassa di risparmio di Orvieto in collaborazione con l’Associazione degli’ndustriali di Terni, l’Anas di Perugia, i sindaci di Baschi e di Orvieto. Il piano prevede la realizzazione di una variante al tracciato attuale della strada Amerina. Due le opere da realizzare: la prima consistente in un primo tronco viario, con una lunghezza di m 120, per lo scavalcamento della ferrovia Firenze – Roma.
Il secondo tratto sarà realizzato in galleria per la lunghezza complessiva di m 110. La Cassa di risparmio di Orvieto ha preso l’impegno di finanziare il progetto definitivo. Tale opera si inserisce nel quadro più generale dello sviluppo della viabilità orvietana, articolata nel completamento del secondo lotto della complanare e nella variante di Sferracavallo.