Nella Chiesa c’è diversità di ministero ma unità di missione. I laici, come è stato sottolineato anche nella recente assemblea ecclesiale di Verona, all’interno della missione della Chiesa, hanno un loro proprio compito nella comunità locale e nel mondo. Varie sono le modalità di esercizio con le quali evangelizzare, animare e perfezionare con lo spirito evangelico l’ordine temporale; varie sono le espressioni della testimonianza e dell’amore per il prossimo. Entrando in cattedrale, sabato 28 ottobre, e osservando i circa 250, sui 310, ministri straordinari dell’eucaristia si potevano constatare plasticamente due aspetti fondamentali della natura e di compiti della Chiesa. E precisamente la sua sacramentalità – è Cristo e il suo mistero che nella Chiesa vive e perdura – e l’ecclesiologia di comunione – la Chiesa è articolata e servita da ministeri, non condensati in pochi suoi membri, bensì distribuiti dal santo Spirito con varietà e larghezza all’interno delle comunità -. Ai suddetti ministri è stato riconfermato il mandato per il prossimo triennio. La celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Piergiorgio Brodoloni, vicario episcopale per la pastorale, ha costituito il momento culminante del cammino di formazione permanente, formazione indispensabile per uno svolgimento sempre più consapevole e idoneo di un ministero che è l’espressione più alta della carità della Chiesa, in quanto è lo stesso Gesù che entra sacramentalmente nelle case come nutrimento e conforto. Il vescovo mons. Paglia, consegnando ai singoli il ‘tesserino’, vera ‘carta d’identità’ del ministro straordinario dell’eucaristia, ha dato un compito ben preciso: ‘Siate gli angeli che entrano nelle case per essere segni visibili e credibili dell’amore di Dio’. Ora, anche per gli altri ministeri, quelli di fatto e quelli istituiti, si sta predisponendo un itinerario formativo perché la celebrazione dell’eucaristia, come è nel cammino della diocesi, sia veramente la sorgente ed il culmine della vita della Chiesa. E così avverrà per il ministero del lettorato perché sia svolto in modo tale che anche per mezzo di questo ministero la ‘Bibbia ridoni il cuore’. È la pastorale diocesana che segue la via della formazione e della consapevolezza, della conoscenza e della partecipazione dei laici, persone che sono chiamate sempre di più ad essere testimoni autentici e fratelli solidali in ogni ambito della vita e della quotidianità.