Padre Luigi Marioli è un pozzo. Cioè’ intendiamoci, come appartenenza civile è un probo cittadino italiano; come appartenenza ecclesiale è un bravo francescano conventuale. Ma come persona (in eo quod attinet ad rationalis naturae individuam substantiam) è un pozzo. Un pozzo di scienza. E come tutti i pozzi di scienza dispone di un’ampia riserva di ironia. Vado a celebrare a San Francesco e lui, sulla porta della sacrestia, mi apostrofa amabilmente: ‘E chi te l’insegnò, dove l’imparasti questa camminata di poppa e prua?’. Vorrei rispondere ‘Me l’ha insegnata un cardiologo nei corridoi del suo reparto’, ma l’icasticità dell’immagine me lo sconsiglia. Chapeau. Dopo la messa: ‘Ma l’hai sentita la storia di Ceccherini che ha bestemmiato in Tv!’. Sì, l’ho sentita. ‘Qui ci vuole un abat jour che affondi il colpo, di taglio e di punta’. No. Non me la sento. Ma l’avete visto in faccia? Una volta, a ‘Carosello’, c’era Virna Lisi giovane e bellissima che chiedeva: ‘Ho detto qualcosa che non va?’ e una voce fuori campo proclamava: ‘Con quella bocca può dire ciò che vuole’. E Ceccherini, con quella faccia, non potrebbe’? No, non potrebbe. Che vergogna! Davanti ai musulmani! Gente che s’è licenziata dal lavoro faticosamente conquistato per l’impossibilità di sopportare le bestemmie degli italiani. Una mia antica conoscenza si trovò un giorno in caserma per pagare la multa che gli era stata comminata per aver bestemmiato; l’addetto alla riscossione non aveva di che dargli il resto, e lui chiese: ‘Posso bestemmiarmelo?’ Che si potrebbe fare, contro questa vergogna? Una volta c’era la lapidazione, ma oggi fior di leggi regionali proteggono le cave di pietra dall’utilizzo indiscriminato. Che si potrebbe fare, lettore mio? Sul bus degli studenti le bestemmie sono come il fumo di sigaretta: dappertutto. Medici e paramedici all’ospedale, professori nell’atrio della scuola, tifosi sugli spalti. La nostra nazionale di calcio ai mondiali è stata accompagnata da un coro compatto di bestemmie, sia quando segnavamo noi, sia quando rischiavano di segnare loro. Perché la Tv sportiva distoglie l’obbiettivo dal calciatore che ha appena subito un torto? Dal labiale anche io ho visto bestemmiare noti campioni. Vogliamo prendercela con Ceccherini, che ha avuto il torto di non accorgersi che il microfono era aperto? In un film egli si gloriò di essere un masturbatore assiduo. Beh! Da uno che ha una fedina ideale del genere, cosa volevate attendervi? Astorre de Bacelone, popolano di prima scelta, fu invitato ad un gala da cinque stelle: amici in vena di scherzi; ad un certo punto gli cadde a terra il tovagliolo ricamato, lui si chinò per raccoglierlo, e gli partì un’ suono – diciamo – incongruo. Risalito, Bacelone colse il giocoso rimprovero sulle facce degli amici, e disse: ‘Ma avete inteso da dove è venuto? E che v’aspettavate, una serenata!?’.
Di taglio e di punta
AUTORE:
Angelo M. Fanucci