Sulla delicatissima e spinosa questione dell’educazione sessuale relativa al “gender” nelle scuole, la Congregazione per l’educazione cattolica ha appena pubblicato (vedi sito www.educatio.va) il documento Maschio e femmina li creò. Per una via di dialogo sulla questione del gender nell’educazione.
In un contesto che vede spesso il muro contro muro tra sostenitori e avversari della teoria che pone la libertà di scelta del proprio sesso di appartenenza (maschio o femmina “si diventa”), appaiono notevoli fin dall’inizio due caratteristiche del documento vaticano.
Anzitutto si tratta di un testo di taglio pastorale, non dogmatico. E in secondo ruolo, pur ribadendo la concezione cristiana della sessualità, invita a un dialogo tra le parti. In questi ultimi anni, infatti, i vescovi del mondo si sono trovati sempre più spesso di fronte alla questione del gender, formulando perciò domande alla Congregazione per l’educazione cattolica su come comportarsi a questo proposito nelle scuole e nelle università cattoliche.
Durante i lavori dell’assemblea plenaria del dicastero vaticano, febbraio 2017, era affiorata l’emergenza dell’ideologia gender in ambito educativo, e si era presa la decisione di intervenire con un documento sul tema; che ora è disponibile.
Sull’argomemto, il vaticanista Andrea Tornielli ha intervistato il card. Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica. Il quale ha sintetizzato così la posizione ufficiale della Chiesa:
“Sul gender dobbiamo trovare vie di dialogo, senza cadere negli slogan e negli estremismi”
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