La parrocchia di S. Cristoforo è terra di confine perché si trova all’estremo nord est della diocesi di Orvieto-Todi, dirimpetto ad uno stretto lembo di territorio inglobato nella diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; conta circa 300 anime dislocate su due colli separati dal corso del torrente Puglia.
Fulcro della parrocchia è l’abitato di Gaglietole posto su uno dei due colli a presidio della valle sottostante, posizione che nel Medioevo gli fece ricoprire un’importanza strategica. Inglobata nei resti dell’antico Castello si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Cristoforo eretta all’interno di quello che un tempo era il cassero, mentre il campanile si imposta su uno dei torrioni.
Le chiese del paese
La chiesa, che non ha una vera e propria facciata, è collocata a monte di una lunga gradinata, ha un accesso laterale, è ad aula unica e conserva al suo interno opere e suppellettili di notevole pregio.
Il nucleo originario della chiesa risale al XIV secolo, ma nel corso del Seicento l’edificio subì profonde modifiche, come dimostra l’altare maggiore dove è collocata la tela del Polinori raffigurante l’Ultima Cena e i santi Cristoforo e Sebastiano e i due altari laterali, dedicati al Santissimo Rosario ed al Santissimo Sacramento, per i quali Francesco Providoni dipinse due tele: una raffigurante la Madonna del Rosario e santi, l’altra la Madonna del Carmine, il Crocifisso e santi.
Al XVII secolo è da far risalire anche il fonte battesimale in pietra. Nel 2016, dopo un sapiente restauro, sono stati collocati nel presbiterio il tabernacolo e l’altare databili al XVIII secolo e nello stesso anno la chiesa si è arricchita anche di un organo a canne Breetvelt datato al 1989.
Nelle vicinanze della chiesa parrocchiale si trova la piccola chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie di impianto devozionale.
La festa di San Cristoforo
Il piccolo borgo, che conta poche decine di abitanti si rianima nel mese di luglio per la festa patronale in onore di san Cristoforo, il santo martire che secondo la tradizione si sarebbe messo al servizio di Dio e del prossimo e avrebbe trasportato sulle sue spalle Gesù Bambino e con lui tutto il mondo.
Per questo san Cristoforo è il protettore dei viaggiatori e dei mezzi di trasporto e nel giorno della festa che cade il 25 luglio, si svolge una processione, che tocca l’intero territorio parrocchiale, con i più svariati mezzi di trasporto; la festa religiosa dà poi il via ad una festa paesana, “Gaglietole in festa”, che movimenta il centro abitato per dieci giorni.
Scendendo a valle, adiacente al cimitero, è collocata la chiesa della Madonna del Puglia. Si tratta di un impianto di origine cinquecentesca, costruito a protezione di un’edicola preesistente, presumibilmente trecentesca, con un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, san Cristoforo e sant’Antonio Abate.
Annessa alla parrocchia anche la chiesa del castello di Ceralto dedicata ai Santi Pietro e Paolo; sempre in prossimità di Ceralto rimangono pochi resti della chiesa della Madonna del Soccorso e una piccola cappella votiva affrescata con un’immagine della Madonna con il Bambino risalente al XV secolo, probabile opera di Bartolomeo da Miranda.
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Rita Paoli