Tutto è iniziato con poche decine di persone che dal Centro speranza di Fratta Todina raggiungevano il vicino convento della Spineta. Era il 1989 e il centro riabilitativo delle Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso dal 1984 aiutava le prime famiglie di bambini con cerebro lesioni gravi. Negli anni il Centro è cresciuto (oggi è una struttura accreditata dal Sistema sanitario regionale) e anche la Camminata si è arricchita di amici e nuovi compagni di cammino. Con tante famiglie e tanti personaggi famosi (come Fabrizio Frizzi e altri, e Luca Panichi, determinato e propositivo nei confronti della vita, Testimonial da diversi anni), gli operatori e i volontari del Centro e le Suore che si dedicano al Centro, la Camminata ha cambiato itinerari “invitata” dai Comuni della zona fino a coinvolgere la Regione.
Il programma
L’appuntamento è domenica 16 settembre alle ore 8 a Collazzone, in Loc. Collepepe, presso il parcheggio del centro commerciale “Le due Torri” in via dell’Osteria 91/a. Il tragitto di 7 km circa prevede una sosta con piccola colazione presso il santuario della Madonna dell’Acquasanta.
L’arrivo è previsto alle ore 12 in Loc. “Castello di Piedicolle”, qui seguiranno il saluto delle autorità, la celebrazione della messa e il ristoro, con animazione per i bambini. Un rientro comodo e accessibile a tutti sarà garantito dal servizio navette gratuito fino alle ore 16. La manifestazione si terrà anche in caso di pioggia.
“Attualmente – ha spiegato Madre Maria Grazia Biscotti, direttrice del Centro Speranza. – 70 bambini e ragazzi con disabilità di varia gravità, usufruiscono del servizio diurno di riabilitazione e molti sono gli accessi ambulatoriali convenzionati e i privati che si rivolgono ai servizi per l’età evolutiva e per la riabilitazione neurologica”.
Per la prima volta, quest’anno, partecipa alla Camminata l’associazione Disability Pride Italia, rappresentata dal presidente e attivista Carmelo Comisi che ha inviato un messaggio. Il futuro dei figli disabili è un tema di preoccupazione per i genitori che sempre più spesso si uniscono e danno vita ad associazioni per dare risposte concrete alle esigenze delle famiglie. (Continua a leggere gratuitamente sull’edizione digitale de La Voce)