Caritas esporta lavoro

La delegazione benedettina, arrivata in Georgia per l'accensione della Fiaccola pro pace, ha visitato le strutture della Caritas a Tbilisi

La delegazione benedettina, che si è recata in Georgia per l’accensione della Fiaccola pro pace, ha visitato anche le strutture gestite dalla Caritas di Tbilisi. È stata anche l’occasione per avviare dei progetti che verranno realizzati in futuro. Calorosa è stata l’accoglienza che gli anziani della mensa – che ogni giorno distribuisce oltre ottocento pasti caldi – hanno riservato al gruppo guidato da mons. Riccardo Fontana e dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Ragioni di lingua, anche se c’erano degli interpreti, non hanno consentito scambi di battute. I loro occhi sono bastati però per dire il loro grazie; i loro sguardi sufficienti per sentirsi amici di persone viste per la prima volta. Carica di emozioni anche la visita alla struttura che accoglie i bambini raccolti nelle strade georgiane, spesso trovati a frugare nei cassonetti dell’immondizia insieme ai cani nella speranza di trovare del cibo. Alcuni operatori hanno accompagnato il gruppo nelle nuove camere, colorate e piene di vita, nelle aule, nei laboratori, nella sala computer, in quella giochi e nel salone degli incontri comuni. I bambini hanno accolto gli speciali ospiti con balli in costume tipici della Georgia. L’ultima tappa alle strutture della Caritas è stata quella nell’officina meccanica. Alcuni dei ragazzi più grandi stavano sistemando tutte le attrezzature necessarie, giunte dall’Italia, per dar vita ad una delle officine più fornite e all’avanguardia di tutto il Paese. Questa attività rientra nel progetto Caritas di formare al lavoro quei giovani che, una volta terminate le scuole, non intendono iscriversi all’università. In questa direzione va un’iniziativa del Comune di Norcia, che a breve invierà in Georgia una falegnameria, da sistemare nelle vicinanze dell’officina. Il sindaco Alemanno si è impegnato di persona per la riuscita del progetto, promettendo anche una nuova visita. Prima di lasciare il centro Caritas il direttore ha mostrato alla delegazione un nuovo edificio, in via di ultimazione, che permetterà di ampliare i servizi finora offerti. Degna di nota è anche la costruzione di una chiesa ortodossa all’interno delle strutture della Caritas. Un’idea nata dalla constatazione che gli ospiti della mensa sono quasi tutti ortodossi. Si è pensato così di garantire, accanto al piatto caldo quotidiano, uno spazio dove poter pregare.

AUTORE: Francesco Carlini