Come è noto, ricorre quest’anno l’ottavo centenario delle parole pronunciate dal Crocifisso al giovane Francesco nella chiesa di San Damiano al tempo diroccata: un evento che si pone come cardine nella storia della Chiesa e dell’umanità. Confuso, Francesco entrò nella chiesa, si prostrò dinanzi all’immagine del Crocifisso, si raccolse in preghiera, come annota san Bonaventura, e mentre guardava la croce udì una voce insistente: ‘Va’ e ripara la mia casa, che cade tutta in rovina’: parole interpretate ‘alla lettera’… Un episodio dunque essenziale che giustifica la celebrazione di un anniversario. Così si era espresso il vescovo mons. Sorrentino nella cattedrale di San Rufino nel giorno del suo ingresso in diocesi (11 febbraio 2006): ‘Per quanto mi riguarda sembra quasi un’indicazione programmatica che il ministero di pastore in questa illustre e santa Chiesa mi venga affidato proprio nell’ottocentesimo anniversario del dialogo di Francesco con il Crocifisso di San Damiano…’. Anniversario richiamato dal Vescovo in altre significative circostanze e più di recente in occasione della festa del Voto (22 giugno scorso), davanti al clero e alla gente che gremiva il sagrato antistante la chiesa di San Damiano. Quali le vie della salvezza in un mondo smarrito? Il Vescovo, rispondendo, ha ripercorso l’esperienza di Francesco e Chiara: l’ascolto della parola di Cristo, la contemplazione del Crocifisso, la preghiera. Proprio quest’ultima ‘via’ era stata poco prima privilegiata dalle Clarisse nel loro nobile saluto presso la basilica di Santa Chiara durante la tradizionale sosta del corteo processionale: ‘In questo momento storico, in cui l’umanità sta percorrendo un drammatico cammino di sofferenza, la figura di Chiara, donna contemplativa, donna della speranza, ci ricorda che soltanto la preghiera, semplice e ineffabile dialogo tra Dio e l’uomo, è la porta che introduce nel mondo la salvezza e trasforma la nostra società’. Nella fase iniziale della ricorrenza dedicata a santa Chiara il neo sindaco Claudio Ricci, rivolgendosi alla cittadinanza raccolta nella piazza del Comune, citando espressamente Giovanni Paolo II, aveva definito Chiara e le Clarisse come un punto di riferimento di santità e preghiera, auspicando uno spirito di unità in nome di un messaggio culturale destinato a fare di Assisi luogo del dialogo tra i popoli. Darà il giusto risalto all’ottocentesimo anniversario il concerto dedicato a papa Benedetto XVI; si terrà sabato 8 luglio, alle ore 19, presso la basilica superiore di San Francesco. Parteciperà l’Orchestra Symphonica Toscanini, direttore Lorin Maazel, violino solista Uto Ughi. Verrà data lettura anche del Cantico delle creature.
La preghiera ripara Chiesa e società
Nell'8'centenario di San Damiano, il Sindaco indica Chiara come punto di riferimento civile. Sabato, concerto dedicato a Benedetto XVI
AUTORE:
Francesco Frascarelli