Tesori d’arte delicati e ‘lustri’

Mostra a Perugia della 'Ceramica umbra. Arte e tradizione'

Una raccolta di 80 ceramiche artistiche provenienti dai principali centri di produzione della nostra regione, quali Deruta, Marsciano e Gualdo Tadino, sono esposte dal 30 giugno nelle sale della galleria Tesori d’arte presso il complesso della basilica di San Pietro a Perugia. Un’esposizione che permetterà, fino al 30 settembre (apertura giorni feriali 9 -18, giorni festivi 9 – 13), di godere di preziosi manufatti di ceramica e maiolica dal Rinascimento ai giorni nostri. Otto gli espositori che hanno messo a disposizione le loro raccolte: Provincia di Perugia, Fondazione per l’istruzione agraria di Perugia, i Comuni di Deruta, Gualdo Tadino, Marsciano, la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Perugia, le collezioni private ‘Collezione maioliche dott. Carlo Colaiacovo’ e la ‘Fondazione ceramica contemporanea d’autore Alviero Moretti’. La Fondazione per l’istruzione agraria, proprietaria della galleria Tesori d’arte, da qualche anno a questa parte promotrice di eventi espositivi di alto spessore culturale, metterà in mostra della maiolica antica presente nei locali della chiesa di San Pietro, del convento dei monaci benedettini e della Fondazione stessa. Da Gualdo Tadino provengono invece maioliche della seconda metà dell’Ottocento e prima del Novecento, egregi esempi del lustro gualdese: dalla riscoperta dei lustri mastrogiorgeschi ad opera di Paolo Rubboli (1838 – 1890), applicati a manufatti di stampo nettamente storicistico, per arrivare alla particolare produzione, sempre Rubboli, degli anni ’20 del Novecento per la Società ceramica umbra. Il percorso poi si snoda attraverso produzioni, sempre a lustro, come quella di Alfredo Santarelli (1874 – 1957), iniziata nel 1899 e poi quella di altri particolari opifici come la Cooperativa ceramisti (1907) e la Società ceramica Mastrogiorgio (1925). Il Comune di Deruta proporrà invece pezzi legati alla nascita del museo della città, fondato nel 1898 dal notaio Francesco Briganti e dal medico Angelo Micheletti: i manufatti esposti rappresentano infatti la prima raccolta iniziata dai due fondatori per ridare nuovo slancio alle produzioni delle ceramiche a Deruta, che nell’Ottocento avevano attraversato una crisi. Tra le opere scelte dalla ‘Fondazione ceramica contemporanea d’autore Alviero Moretti’ (che raccoglie centinaia di opere realizzate dagli anni ’60 ai giorni nostri) per la mostra, ci sono nomi di assoluto prestigio internazionale come Corpora, Mannucci, Artias, Senbastian Matta, Bruno d’Arcevia, oltre a due pietre miliari dell’arte umbra come Manlio Bacosi e Edgardo Abbozzo. Dalla collezione ‘Maioliche dott. Carlo Colaiacovo’ sono state selezionate una decina di pezzi , fra cui sei coppe ‘abborchiate’. La Provincia di Perugia espone parte della collezione ‘Leonardo Pecchioli’, mentre la Camera di commercio ha scelto dalla sua collezione sette ceramiche antiche di Deruta. Marsciano propone invece alcuni esempi di terrecotte usate in età preindustriale.

AUTORE: Manuela Acito