A un anno dalla sua scomparsa, don Giuseppe Biselli è stato commemorato nella cattedrale di San Rufino in Assisi con una celebrazione sobria, all’insegna di un affetto mai attenuatosi nei suoi riguardi, presenti familiari ed estimatori.
Il parroco e vicario foraneo don Cesare Provenzi ha ricordato il percorso religioso di don Giuseppe, vice parroco presso la cattedrale e successivamente parroco della parrocchia di Santa Maria Maggiore alla quale diede impulso con iniziative destinate anche al restauro di preziosi affreschi; priore peraltro del Capitolo dei canonici.
Le parole di don Cesare hanno comunque privilegiato la figura del sacerdote senza scadere nella retorica: don Giuseppe dinamico e coraggioso, aperto alle novità, attento al mondo giovanile, agli adulti e agli anziani, anche sotto l’aspetto ricreativo come può testimoniare il cinema di Santa Rosa e il circolo Acli. Le sue benemerenze sono già conosciute, ad esempio la generosità verso famiglie disagiate. Per anni è stato animatore del settimanale La Voce che lo vedeva impegnato con i collaboratori fino a tarda notte.
Non si può dimenticare la sua passione per la musica, al punto che riuscì a fondare la Cappella canora della cattedrale che, via via rinnovatasi, ha accompagnato le più importanti celebrazioni dell’anno liturgico. Organista abituale il nipote m° Carlo Abbati. Opportuna appare l’aspirazione di don Cesare a dedicare a don Giuseppe l’archivio musicale.
Va segnalato inoltre che nella stessa cattedrale di San Rufino, in occasione della Veglia di Pentecoste, con una suggestiva liturgia accompagnata dai canti della Cappella musicale in un’atmosfera emotivamente intensa, il vescovo Sorrentino ha annunciato la seconda visita pastorale nella diocesi, destando nei fedeli convenuti un sentimento di curiosità e perplessità. Così presto, dopo la prima visita? Il vescovo in separata sede ci ha fornito spiegazioni sul percorso della nuova evangelizzazione: la prima visita come incontro conoscitivo, in seguito il Sinodo come stimolo a interpretare le molte problematiche, infine la verifica circa l’applicazione dei decreti sinodali affinché possano trasmettere la presenza della Chiesa.
La parrocchia di San Rufino sarà la prima, come dichiarato da don Cesare, a essere interessata e coinvolta dalla Visita che prenderà inizio nel gennaio 2019. Era un evento previsto, rimarca don Cesare: evidente lo scopo di passare, dopo l’approfondimento sinodale, dalla teoria alla pratica, ovvero in tale senso verificare l’effetto dei decreti emanati in riferimento alle singole parrocchie, comprese le piccole comunità. Altri particolari saranno indicati nel corso dell’Assemblea diocesana prevista per la metà di giugno.