Il 10 aprile è stato solennemente aperto l’anno di celebrazioni dedicato al beato Jacopone da Todi, del quale in questo 2006 ricorre il VII centenario della morte, con il primo degli appuntamenti che il Comitato diocesano ha previsto fino alla Pasqua del prossimo anno. Il centenario di Jacopone viene sentito come un’occasione importante per Todi e per la diocesi, entrambe custodi dell’eredità spirituale di questo illustre tuderte che ha legato per sempre il suo nome alla città che gli ha dato i natali. Le manifestazioni jacoponiche hanno preso avvio con la recita dei vespri solenni in latino che hanno fatto risuonare suggestive melodie gregoriane nella splendida chiesa gotica di San Fortunato, nella cui cripta si trovano anche le spoglie mortali del beato Jacopone, accanto ai protettori di Todi, i santi vescovi Fortunato e Cassiano, San Callisto e le sante Degna e Romana. Ai vespri il vescovo mons. Giovanni Scanavino ha ricordato a tutti i presenti, non solo tuderti, ma anche persone provenienti da città vicine, come questi mesi di festa dedicati al beato Jacopone debbano avere più valenze: non solo un’opportunità di promuovere riflessioni e studi intorno alla figura di Jacopone e alla sua opera letteraria, ma l’occasione vera per tutti i cittadini di Todi e per i cristiani della diocesi di risvegliare la propria fede sull’esempio del frate francescano, ‘cristiano vero ed appassionato, che ha creduto alla novità del Vangelo’. Nonché ‘per offrire ai turisti di tutto il mondo che visitano la nostra città un’immagine vitale del nostro patrimonio storico, artistico e religioso’. I vespri sono stati seguiti dalla presentazione della figura di Jacopone fatta da Giorgio Comez, membro del Consiglio direttivo della fondazione ‘Jacopone da Todi’, che ha ricordato le principali vicende della vita del Beato ed il suo ruolo nella vita cittadina e nella storia della Chiesa, in riferimento alle vicende che lo legarono al papa Bonifacio VIII e che lo portarono anche alla prigionia. Poi, la parola è stata lasciata a fra’ Jacopone, del quale l’attore Pino Coalizzi ha declamato la celebre lauda Donna de paradiso e successivamente allo Stabat Mater di Pergolesi, eseguito dall’accademia barocca ‘Hermans’ diretta da Fabio Ciofini. Ascoltare le laudi e la preghiera di Jacopone, che narra il dramma della Madre dolorosa ai piedi del Cristo morto, è stato il modo migliore per introdurci all’anno jacoponico, ma anche, come ricordava mons. Scanavino, ‘per sentire vibrare il suo cuore e cogliere la differenza tra la sua e la nostra esperienza cristiana, per introdurci in modo eccellente, mistico, nella Settimana santa e al centro del mistero della Pasqua’. Da dopo Pasqua fino all’estate sono previsti una serie di incontri ed eventi legati al centenario jacoponico. Il 13 maggio, nella sala del Consiglio comunale di Todi, alle 17, Maria Durante dell’Università di Perugia terrà la conferenza: ‘Jacopone da Todi tra denaro e povertà’. Il 17 giugno, sempre nella sala del Consiglio comunale di Todi, ore 17, si svolgerà la conferenza di studi ‘L’esperienza spirituale nelle laudi di Jacopone da Todi’, di Alvaro Cacciotti. Alla fine di aprile uscirà il calendario delle manifestazioni del Comune.
Palpiti di Jacopone
Si apre il VII centenario del frate di Todi, figura sempre attuale
AUTORE:
Francesca Carnevalini