Il 22° viaggio internazionale di Papa Francesco è diviso perfettamente in due: tre giorni in Cile e tre giorni in Perù. Dopo la partenza di stamattina da Roma-Fiumicino per Santiago – dove il Papa arriverà alle 20.10 (ora locale), per la cerimonia di benvenuto all’aeroporto – la trasferta cilena comincerà da Santiago domani mattina, quando alle 8.20 è in programma l’incontro con le autorità, con la società civile e il Corpo diplomatico nel Palazzo della “Moneda”, dove alle 9 si svolgerà la visita di cortesia al presidente del Cile, Michelle Bachelet. Alle 10.30 la Messa nel Parco O’Higgins, il secondo parco più grande del Paese, che può contenere 600mila persone. Nel pomeriggio, alle 16, Francesco visiterà il Centro penitenziario femminile di Santiago, dove incontrerà 600 detenute con i loro figli per poi – alle 17.15 – incontrare i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i consacrati e i seminaristi nella cattedrale. Alle 18.15 l’incontro con i vescovi in sagrestia: tra di loro, anche il vescovo più anziano, 102 anni compiuti, che ha festeggiato 60 anni di episcopato. In programma anche il baciamano con 10 leader di altre religioni. Alle 19.15 la visita privata al Santuario di San Alberto Hurtado e l’incontro privato con 90 sacerdoti della Compagnia di Gesù.
“Momento centrale del viaggio sarà l’incontro con le comunità indigene”, ha ha detto Greg Burke, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, riferendosi alle popolazioni dell’Araucanìa, che il Papa incontrerà in Cile, e a quelle dell’Amazzonia, che incontrerà in Perù. L’incontro a Puerto Maldonado, in programma il 19 gennaio, ha specificato Burke, “sarà una sorta di anticipo, una finestra aperta sul prossimo Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia”, convocato di recente. Ne è la riprova anche la presenza del card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, tra il seguito papale, per tutta la durata del viaggio e oltre. A Puerto Maldonado, ha reso noto il portavoce vaticano, il Papa sarà accolto nel Coliseo regional Madre de Dios da una famiglia indigena dell’Amazzonia. Poi l’incontro con la popolazioni, con danze, canti e testimonianze, al termine del quale Francesco consegnerà la “Laudato si’” nelle varie lingue locali.
Il Papa incontrerà poi anche le vittime della dittatura cilena. L’incontro con le vittime della repressione degli anni ’70 – che avrà la forma di un saluto personale, senza discorsi – avverrà il 18 gennaio, dopo la Messa celebrata nel Campus Lobito di Iquique, dedicata a Nostra Signora del Carmen, patrona del Cile, che verrà portata in pellegrinaggio dal rispettivo santuario. Dopo la Messa, in programma alle 11.30, il Papa saluterà 10 malati e incontrerà le vittime della dittatura di Pinochet. Nel lungo viaggio che Francesco si appresta a fare, ancora una volta, in un Paese dell’America Latina, sono previsti 21 discorsi: 4 discorsi, 3 omelie e 2 saluti in Cile, 5 discorsi, 5 omelie, 2 saluti e 2 preghiere in Perù.