Soldi versati per l’acquisto di una casa di cui però non si è venuti mai in possesso. Ora la legge apre uno spiraglio per poter recuperare quanto perso con un provvedimento a beneficio degli acquirenti. Anche a Terni sono alcune centinaia le famiglie che hanno versato somme consistenti per l’acquisto di appartamenti, ma che non ne sono venuti in possesso per il fallimento, in corso d’opera, delle imprese edili incaricate (50 nel solo complesso del Tulipano). Per loro il decreto legislativo 122 del 2005 ha istituito un fondo di solidarietà a livello nazionale quale forma di garanzia parziale. A livello regionale e provinciale è la Lega consumatori delle Acli che sta seguendo le procedure e dà supporto alle persone interessate. ‘Il 2 febbraio scorso un altro decreto del ministero della Giustizia, attuativo del precedente – spiega il presidente regionale Amedeo Contili – ha finanziato il fondo, per accedere al quale si deve presentare un’apposita domanda. Presso la Lega consumatori delle Acli (Terni, via Tiacci) è possibile, previo appuntamento, usufruire del servizio offerto da nostri incaricati che provvedono alla compilazione della domanda e a seguire l’iter della pratica’. La costituzione del fondo di solidarietà è a beneficio degli acquirenti che, a seguito dell’insolvenza del costruttore, hanno subito la perdita di denaro o di altri beni e non hanno conseguito il diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su immobili oggetto di accordo negoziale con il costruttore. ‘Le domande possono essere presentate da coloro che hanno stipulato un preliminare d’acquisto prima del giugno 2005 – spiega ancora Contili. – Le persone che si trovano nelle condizioni previste devono presentare, entro il 1’agosto, la domanda di accesso al fondo su appositi moduli disponibili negli uffici della Lega, da inviare alla Concessionaria di servizi assicurativi pubblici. Essendo numerosissimi i casi, è di fondamentale importanza che la domanda sia presentata il prima possibile’, sottolinea il presidente regionale. Lo stesso decreto prevede infine un diverso tipo di tutela: ossia che il costruttore sia obbligato, d’ora in poi, a stabilire una fideiussione a garanzia dei soldi versati dall’acquirente.
Basta trappole edili
Avete speso soldi per una casa mai costruita, per il fallimento dell'impresa? Un decreto legislativo offre dei rimborsi
AUTORE:
Elisabetta Lomoro