Proposta educativa valida e attuale

Per il Thinking Day 2006 circa 800 scout dell'Agesci a Perugia

Quante pennellate celesti a colorare la città, i cappellini verdi dei piccoli lupetti che sfrecciavano veloci fra i vicoli del centro storico, un festoso cantare che ha echeggiato per Perugia in una tiepida domenica invernale. Lo scorso 19 febbraio è stata una giornata particolare per gli 800 scout dell’Agesci della zona Etruria che hanno voluto far partecipe il capoluogo umbro di un momento per loro estremamente importante: il Thinking Day 2006. Tale evento è celebrato in tutto il mondo da più di 2 milioni di scout per ricordare il fondatore dello scoutismo, Baden Powell, ma anche per promuovere progetti in favore dei bambini dei paesi più poveri. Il tema del Thinking Day di quest’anno era quello del diritto per tutti ad una corretta e sana alimentazione, e proprio per riflettere su questa tematica, inizialmente, gli 800 scout umbri si sono divisi e si sono ritrovati in 7 diverse zone della città. Qui i gruppi hanno dato vita a giochi e attività finalizzate a conoscere il corpo umano e gli effetti delle diverse sostanze che si assumono, evidenziando il comportamento alimentare più giusto. Per il pranzo poi, tutti si sono riversati in piazza IV Novembre ed hanno affollato le scalette della cattedrale di San Lorenzo. È seguita la raccolta di un simbolico penny, almeno 2 euro a testa, frutto del risparmio su alimenti superflui, con cui verranno finanziati i diversi progetti nutrizionali che l’Agesci sta portando avanti. La messa celebrata in una cattedrale gremita ha concluso il Thinking Day, ma ha anche segnato il momento centrale dell’evento con l’eucaristia a suggello e completamento di questa giornata del pensiero e dell’impegno concreto. Le parole di mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, che ha presieduto la liturgia, e di mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia, sono state stimolo per tutti gli scout presenti affinché il loro cammino possa continuare sulla strada dell’impegno e della fede. Il Thinking Day ha anche rappresentato un modo per fare conoscere meglio lo scoutismo e anche per dimostrarne l’appartenenza ecclesiale. ‘Quando abbiamo pensato di festeggiare la giornata del pensiero insieme – ci ha detto Manuela Furbini, responsabile regionale dell’Agesci – abbiamo subito creduto che fosse l’occasione per uscire allo scoperto. L’intento è stato quello di dare all’esterno una visione diversa da quella spesso percepita riguardo al nostro essere scout e del nostro fare scoutismo. Per farlo abbiamo scelto di non estraniarci in cima ad una montagna. Vivendo la festa nel cuore di Perugia la gente ha potuto vederci e capire il nostro modo gioioso di stare insieme. Abbiamo voluto fortemente concludere la giornata con la messa in cattedrale, alla presenza dei vescovi e dei sacerdoti, per testimoniare il nostro sentirci Chiesa e per lanciare il messaggio di forte desiderio di collaborare con la comunità ecclesiale. Del resto nella nostra proposta educativa è fondamentale la consapevolezza di essere dei cristiani cattolici che contribuiscono alla costruzione del Regno di Dio dall’interno della Chiesa’. C’è insomma soddisfazione per la buona riuscita dell’evento: ‘Ho visto uno scoutismo attento e vitale e la presenza di gruppi territorialmente isolati come Sigillo, Orvieto, Gualdo, Monti del Trasimeno ha messo in evidenza l’importanza di progetti di sviluppo sul territorio umbro, con il sostegno dei gruppi già esistenti e l’apertura di nuovi’ Martino BozzaGli assistenti ad Assisi parlano di scoutismo e fede Serve oggi un rinnovato annuncio del Vangelo: ‘la nuova evangelizzazione è in gran parte prima evangelizzazione, rivolta a persone che però dicono di sapere già che Cristo è morto e risorto’. Lo ha affermato mons. Francesco Lambiasi, assistente nazionale dell’Azione cattolica italiana, presentando la nota pastorale della Cei ‘Questa è la nostra fede’ al convegno nazionale degli assistenti ecclesiastici dell’Associazione guide e scout cattolici italiani (Agesci), che si è svolto mercoledì e giovedì ad Assisi sul tema ‘Educazione alla fede e scautismo oggi’. Una riflessione di questo tipo era stata fatta ormai due decenni fa con il sussidio ‘Scautismo ed esperienza di Chiesa’, ma adesso ‘è utile compiere qualche passo ulteriore, in un cotesto radicalmente mutato – precisa don Francesco Marconato, assistente ecclesiastico generale dell’Agesci -. La società e la Chiesa italiana vivono oggi il tempo della nuova evangelizzazione, che ci stimola a vivere l’annuncio di fede, anche attraverso il metodo Scout, con rinnovato impegno’. Del resto – sottolineano gli organizzatori – gli assistenti ecclesiastici hanno una finestra privilegiata sul mondo giovanile in continuo e rapido mutamento, in cui tuttavia permane una ricerca di profondità e di desiderio di Dio di cui lo scautismo riesce spesso a farsi interprete. L’Agesci, presente su tutto il territorio nazionale, conta oggi oltre 170.000 iscritti, seguiti da 2.000 assistenti. Attraverso 30.000 adulti educatori propone il metodo scout a ragazzi e ragazze in oltre 2.000 realtà locali.