Oltre a pagarci le pensioni con i contributi versati dai loro lavoratori regolari, presto gli extracomunitari potrebbero anche offrire lavoro ai nostri figli. Asiatici, africani ed Est-europei, in particolare, riescono ad espandersi ‘alla velocità della luce’ in tutte le regioni italiane, Umbria compresa. L’ultima indagine Unioncamere-Infocamere focalizzata sulle imprese degli extracomunitari in Italia (80 mila imprenditori nel 2000, 162.331 nel 2004, pari al 6,7 per cento dei cittadini immigrati residenti in Italia), ci dice che in Umbria sono presenti 3.262 imprese individuali guidate da imprenditori stranieri. Di queste, 2.350 sono condotte da extracomunitari, ossia da persone provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione europea: marocchini, albanesi e romeni. Il dato 2005 relativo all’Umbria sulle imprese degli extracomunitari (si tratta, per lo più di ditte individuali) elaborato da Infocamere conferma un poderoso trend di crescita nell’arco degli ultimi anni; infatti, rispetto al 2004, le imprese guidate da titolari stranieri sono aumentate in regione del 16,5 per cento. Questo fatto, tuttavia, non colloca l’Umbria ai vertici delle regioni italiane con più imprenditoria straniera. Anzi. Con 2.350 imprese che rappresentano scarsamente l’1,5 per cento del totale nazionale (gli immigrati sono il 2% del totale nazionale), l’Umbria si colloca nella parte bassa della classifica delle regioni italiane che attirano imprenditori extracomunitari. Afferma la responsabile dell’Ufficio statistico della Camera di commercio di Perugia, Anna Cagnacci: ‘Nel 2005 è aumentata ulteriormente la diffusione, sul territorio umbro, di attività economiche gestite da imprenditori extracomunitari, definiti tali in base al luogo di nascita indicato nel codice fiscale, riportato negli archivi camerali. Nella regione Umbria, il numero degli imprenditori di origine extracomunitaria, compresi quelli nati in Paesi industrializzati extra Ue (quali Svizzera e Australia), è passato da 3.216 nel 2001 a 5.188 nel 2005, con incrementi annuali superiori al 10 per cento. Nell’ultimo anno la crescita è stata del 14,9 per cento, la più alta dell’ultimo quinquennio’In Umbria, la graduatoria degli Stati mostra la ricca Svizzera al primo posto, con 862 imprenditori, ma al secondo posto c’è il Marocco (740), seguito dall’Albania (596), dalla Romania (498) e dalla Cina (206). Rispetto al settore economico, le attività più diffuse sono le costruzioni e il commercio: risultano infatti 1.421 gli imprenditori extracomunitari che si occupano di costruzioni, poco più di quelli che si occupano di commercio (1.369). Oltre la metà degli imprenditori extracomunitari opera nel settore delle costruzioni o del commercio (sia al dettaglio, sia all’ingrosso). In particolare, su 100 imprenditori extracomunitari, 27 hanno un’azienda di costruzioni e 26 gestiscono un esercizio commerciale.
Da dipendenti a imprenditori. Un salto di qualità
In Umbria registrate 5188 imprese di extracomunitari
AUTORE:
Paolo Giovannelli