Da dieci anni vicino alla gente

Mons. Fontana celebra il decimo anniversario della sua ordinazione episcopale il 14 gennaio, la festa del Patrono. Il card. Angelo Sodano presiede il Pontificale

Sarà il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato vaticano, a presiedere il pontificale in onore del patrono di Spoleto, san Ponziano. L’appuntamento è per sabato 14 gennaio alle 11.30 nella cattedrale di Spoleto. Il giovane Ponziano, primo martire di Spoleto, è un simbolo, è l’identità di un territorio che punta sui giovani e sulla loro fede e ancora coinvolge Spoleto intera, che quest’anno è tornata ad invocarne la protezione di fronte alle varie scosse di terremoto che, nelle ultime settimane, hanno dato preoccupazione alla gente. Il porporato, decidendo di venire a Spoleto, ha inteso unirsi all’arcidiocesi che ricorda, con gratitudine al Signore, il decimo anno del servizio episcopale dell’arcivescovo Riccardo Fontana. Era proprio il 14 gennaio quando il presule, che era stretto collaboratore del card. Sodano, giunse nell’antica sede spoletina, patria di san Benedetto, di santa Rita e di santa Chiara da Montefalco e terra della conversione di san Francesco. Il vicario generale, mons. Luigi Piccioli, ricorda alcune vicende che sono state care alla nostra gente negli ultimi dieci anni di vita della diocesi. ‘Innanzitutto mons. Fontana – afferma il suo primo collaboratore – ha puntato sulla diocesanità, cioè tornare ad essere tutti insieme una sola Chiesa e ad agire in rete tra le parrocchie e le istituzioni del territorio. Poi, l’attenzione al dialogo per aiutare tutti a riappropriarsi della propria dignità di battezzati e per offrire anche a chi non è cristiano il servizio della Chiesa. Di questi dieci anni di servizio episcopale dell’arcivescovo mi piace ricordare tre aspetti: la pluralità di linguaggi, la vicinanza alla gente, una fortissima presenza sul territorio’, conclude il vicario. Tra le tante attività svolte da mons. Fontana in questi suoi primi dieci anni di ministero spoletino ricordiamo la visita pastorale per conoscere il territorio, le persone e le realtà presenti. Ha indetto il Sinodo diocesano per tracciare le linee future della Chiesa. A Spoleto l’ultimo a celebrare un Sinodo fu il vescovo Tagliapietra nel 1938, a Norcia si celebrò nel 1955. Poi i segni della carità, sempre al primo posto nell’operato di Fontana. Dalla mensa della misericordia, realizzata dopo due mesi dal suo insediamento, alle Caritas parrocchiali, dalle scuole per l’infanzia, all’attenzione agli anziani e disabili. È stata rinnovata la catechesi in ogni parrocchia, costituiti gli oratori per i giovani, formati i laici, riaperto il seminario diocesano, curata la vita consacrata, recuperata la liturgia festosa in Duomo ridando adeguato spazio alla cappella musicale. Il travaglio del terremoto, inoltre, ha segnato trasversalmente la vita della Chiesa spoletana-nursina in questi ultimi nove anni: l’arcidiocesi si è fatta carico di oltre duecento cantieri di ricostruzione nelle varie zone del proprio territorio. I giovani della diocesi hanno organizzato una grande veglia di Taizè all’interno del Duomo per venerdì 13 gennaio alle 21. Per l’occasione i canti verranno eseguiti da tutte le corali presenti nelle parrocchie dell’arcidiocesi. Il pomeriggio del 14 gennaio la reliquia di san Ponziano, scortata da cavalli e cavalieri, tornerà nel monastero delle Canonichesse regolari lateranensi.

AUTORE: Francesco Carlini