La nuova evangelizzazione che la Chiesa propone è strettamente legata alla conversione della vita, dimostrata nei fatti in una nuova esistenza e accompagnata quotidianamente da gesti di carità, che sono verifica della perseveranza della fede. In questo spirito evangelico-pastorale si muove la nostra parrocchia evidenziando, durante l’anno liturgico, alcuni ‘segni-simbolo’ che sono un obiettivo tradizionale della vita dei cristiani. Nel periodo dell’Avvento, in preparazione al Natale, questo obiettivo è il pacco dono che quest’anno sarà destinato ai poveri del nostro mondo, partendo da quelli di casa nostra, di quelli dell’Europa, in particolare del Kosovo. Ma allargandoci con sguardo universale all’Africa, all’America latina e all’Asia, dove le problematiche sono immense. Il cristiano è consapevole che nel fratello che soffre c’è il Signore Gesù. Comprende e vive generosamente la condivisione dello stesso pane, del vestito, dell’affetto, della dignità, della speranza di costruire un mondo migliore. Per questo il pacco dono viene arricchito da due nuove iniziative: l’adozione familiare e le borse di studio per la missione di Kasumo in Tanzania. L’adozione familiare può essere sostenuta da una famiglia della nostra parrocchia che offre quello che può durante l’arco di un anno. L’offerta sarà gestita direttamente dalle suore (vedi Luigia Cuppoloni) che in loco vivono la giustizia distributiva. Mentre le borse di studio vanno ad aiutare i giovani adolescenti che frequentano la scuola superiore ad indirizzo agricolo e vivono nel collegio a Kasumo. La quota annuale, che comprende tutto (collegio e scuola), è di euro trecento. Queste offerte vengono raccolte presso l’ufficio Caritas parrocchiale e vengono inviate direttamente in Africa. Per il pacco dono, la raccolta avverrà sabato 17 dicembre dalle ore 14 alle ore 18. In tutte le zone della parrocchia verranno allestiti dei punti di raccolta che troverete indicati nei volantini che arriveranno nelle vostre case. La festa del pacco dono è domenica 18 alle 10 in piazza, con la celebrazione del ringraziamento durante la liturgia delle ore 11. A ciò va aggiunta l’altra iniziativa, ormai tradizionalmente nostra, del salvadanaio Caritas che rappresenta il frutto delle nostre rinunce e del nostro impegno durante l’Avvento, che va riconsegnato, come tutti gli anni, entro il 6 gennaio, ma anche più lontano nel tempo, non va dimenticato. Il parroco fa un invito a tutti i fedeli, in maniera esplicita, per sollecitare a vivere questo momento di carità in pienezza, dicendo: ‘Alla tua generosità guardano in molti compreso Dio’.