Non sono ancora le 16 quando Papa Francesco arriva nella piazza antistante alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Ad aspettarlo un’enorme infiorata appositamente preparata per il suo arrivo da Spello. Poi il bagno di folla all’interno di una Basilica gremita. Ad accogliere il Papa, padre Michael Anthony Perry, padre Claudio Durighetto, ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria, padre Rosario Gugliotta, custode della Porziuncola. Nonché le autorità religiose e civili della regione.
Il Papa, dopo aver salutato i fedeli, si è incamminato verso la Porziuncola. Qui si è raccolto in un momento di silenzio e preghiera all’interno della Porziuncola. Intorno a lui, raccoglimento e compostezza dei migliaia di fedeli presenti.
Dopo la preghiera, il Pontefice ha offerto una meditazione sul brano evangelico Matteo 18,21-35, la parabola “del servo spietato”. Papa Francesco ha esordito richiamando le parole pronunciate dal Poverello, secondo la tradizione, proprio in occasione del Perdono: “Voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. “Che cos’è il paradiso – ha detto il Papa – se non quel mistero di amore che ci lega per sempre a Dio per contemparlo senza fine? Quella del perdono è certamente la strada maesra da seguire per raggiungere quel posto in Paradiso. E qui nella Porziuncola tutto parla di perdono! Che gran regalo ci ha fatto il Signore insegnandoci a perdonare per farci toccare con mano la misericordia del Padre!”.
“Perché dovremmo perdonare una persona che ci ha fatto del male – ha proseguito il pontefice -? Perchè noi per primi siamo stati perdonati e infinitamente di più. La parabola ci dice proprio questo: come Dio perdona noi, così anche noi dobbiamo perdonare gli altri (…). Dio non si stanca mai di offrire sempre il suo perdono ogni volta che lo chiediamo. E’ un perdono pieno, totale, con il quale ci dà certezza che, nonostante possiamo ricadere negli stessi peccati, Lui ha pietà di noi e non smette di amarci. Quando siamo noi in debito con gli altri, pretendiamo la misericordia; quando invece siamo in credito, invochiamo la giustizia! Non è questa la reazione del discepolo di Cristo e non può essere lo stile di vita dei cristiani. Gesù ci insegna a perdonare e a farlo senza limiti”.
“Cari fratelli e sorelli – ha continuato Bergoglio -, il perdono di cui san Francesco si è fatto ‘canale’ qui alla Porziuncola continua a ‘generare paradiso’ ancora dopo otto secoli. In questo Anno Santo della Misericordia diventa ancora più evidente come la strada del perdono possa davvero rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi. Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace. Chiediamo a san Francesco che interceda per noi, perché mai rinunciamo ad essere umili segni di perdono e strumenti di misericordia”.
Poi, a sorpresa, “ci farà bene ricevere il perdono oggi, qui, insieme”. Dopo queste parole, il Pontefice si è alzato e si è messo a confessare una ventina di penitenti: molti scout, alcuni frati e suore e dei fedeli. Insieme a lui hanno iniziato a confessare anche i rappresentanti del clero presenti.
Il testo integrale della meditazione, meditazione Papa Francesco
Intono alle 17.20 il Papa ha interrotto le confessioni, ha salutato i presenti e si è diretto verso l’Infermieria, dove ha trovato ad aspettarlo una quindicina di frati ospiti, tra cui anche un sacerdote della diocesi, ed il Personale assistente, tra cui tre frati che operano stabilmente in Infermeria. E’ giunta anche la notizia che il Papa ha incontrato l’imam di Perugia, Abdel Kader. In piazza intanto il grande caldo ha provocato alcuni svenimenti e circa una ventina di interventi del personale preposto.
Dopo questo momento, Papa Francesco è uscito sul sagrato della Basilica per un saluto ai fedeli presenti in piazza. Li ha ringraziati con l’invito: Sempre perdonare e perdonare con il cuore. Perchè se noi perdoniamo, il Signore ci perdona. Tutti abbiamo bisogno di perdono!”. Ha concluso con un’Ave Maria e la benedizione. Alle 18.10 circa è salito in auto per raggiungere nuovamente il campo sportivo “Migaghelli”, dove è ripartito in elicottero per il Vaticano.
Mentre il Papa confessa, in piazza si recita il Rosario