Una grande partecipazione quella della diocesi di Perugia, più di 260 dei nostri ragazzi hanno infatti ‘invaso’ le vie di Colonia, con un entusiasmo festoso che ha saputo essere testimonianza di una fede vissuta in maniera giovane e gioiosa.
C’è tanta riconoscenza verso le famiglie di Kaufbeuren che, in Baviera, ci hanno offerto un’accoglienza commovente e ci hanno fatto vivere momenti di comunione e condivisione straordinari. Indimenticabili, poi, le giornate di Colonia, e innumerevoli gli aneddoti, le avventure, le situazioni che già sono dei ‘tormentoni’ e che nei prossimi anni sentiremo raccontare di continuo nelle nostre parrocchie. Questa Gmg è stata importante per creare unione, tante le persone che magari si vedevano di sfuggita agli incontri del terzo giovedì del mese con il Vescovo e che ora hanno avuto l’occasione di conoscersi, attraverso la condivisione di un’esperienza che non si dimentica e che ognuno vuole riportare nel proprio quotidiano.
Basta sentire Maria di Marsciano: ‘Se è vero che chi trova un amico trova un tesoro, a Colonia sono letteralmente diventata miliardaria! Prima di tutto, perché ho riscoperto l’amicizia con Gesù. Poi, perché ho incontrato tanti ragazzi e ragazze fantastici! Ora, a Marsciano, vorrei trasmettere questa gioia e restare fedele a Gesù’.
Questo spirito di unione si è respirato anche grazie all’incontro che abbiamo avuto con il nostro vescovo, mons. Giuseppe Chiaretti, in occasione della catechesi di mons. Sigalini alla Koln Arena, un autentico spettacolo vedere tanti ragazzi stretti intorno al loro pastore che dialogano con lui e, in perfetto stile Gmg, intonano cori in suo indirizzo. Veramente una bella testimonianza, quella del nostro Vescovo, che appena giunto a Colonia ha voluto subito incontrarci e parlare con noi.
Un battesimo di fuoco è stato quello di don Simone Sorbaioli responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Perugia-Città della Pieve da solo un mese, che si è ritrovato a guidare 260 ragazzi in questa avventura, con grande calma e capacità a dire il vero: ‘Nei primi 5 giorni del nostro pellegrinaggio abbiamo incontrato e conosciuto la cultura cristiana della Baviera scoprendone pregi e limiti, in fondo sono come noi: hanno tanta strada da fare ma anche tanto da offrire in tradizione cristiana.
A Colonia ci sono stati tanti bei momenti: la messa solenne di apertura del cardinale Meisner in cui si è respirato un bel clima di comunione, poi le catechesi, tutte molto belle, soprattutto quella di mons. Comastri incentrata sul tema dell’eucaristia, ha saputo rinnovare il nostro slancio verso l’eucaristia e ci ha esortato a saper testimoniare la nostra gioia nell’essere cristiani. Inoltre siamo stati tutti molto contenti di vedere in una nuova veste, in cui si è perfettamente calato, mons. Sigalini. L’accoglienza del Papa sul Reno, invaso dai cristiani, è stata una testimonianza viva di unità dei cattolici intorno al loro pastore, nel bel mezzo della cultura protestante’.
C’è poi chi, con la Gmg, ha completato un percorso e ne ha iniziato un altro. È il caso di Belinda, ragazza albanese, studentessa universitaria a Perugia; lei, di religione evangelica, si è avvicinata a poco a poco al cattolicesimo sotto la guida spirituale di don Elio Bromuri e padre Pietro e la Gmg tedesca ha segnato il suo ingresso ufficiale nella Chiesa cattolica.
Ad Irsee, luogo dell’accoglienza bavarese, con il consenso di mons. Chiaretti, si è accostata per la prima volta al nostro sacramento della Comunione, esattamente il 15 agosto, festa dell’Assunzione di Maria. ‘Niente avviene a caso’ sottolinea Belinda con gli occhi lucidi. E a Colonia, Belinda si è avvicinata per la prima volta al sacramento della Riconciliazione.
Le parole sembra non siano sufficienti per descrivere il sentimento di pienezza in cui si trova: ‘Sto vivendo una festa interiore. Sono contentissima, emozionata, mi sono sentita accolta, soprattutto dopo la parole del vescovo Chiaretti che mi ha detto ‘Tu fai parte della Chiesa cattolica’; questa Gmg è una tappa fondamentale del mio cammino di fede’.
Emozioni da Gmg. Ciò che veramente vorremmo, adesso, è che tutto questo entusiasmo, questa partecipazione, continuino ad animarci anche nel nostro quotidiano e nella vita parrocchiale e diocesana. La palla adesso passa a noi, dobbiamo dimostrare che la Gmg non è solo un episodio nella vita del cristiano, ma occorre che possiamo veramente essere ‘sale della terra e luce del mondo’ in tutto ciò che facciamo. Ricominciamo allora da Colonia per trasferire quello spirito positivo di comunione nel nostro quotidiano.
Il gruppo di Marsciano
Gli undici giovani della parrocchia San Giovanni Battista di Marsciano sono ritornati caricati, entusiasti della partecipazione alla Gmg di Colonia, pronti a mettersi in gioco. Per tutti la prima volta. A sentirli si ha l’impressione di una esperienza vissuta come un dono straordinario, che ha lasciato un segno profondo nei loro cuori.
La prima sottolineatura del loro racconto è questo essersi sentiti parte di una grande famiglia, in sintonia con Benedetto XVI, che ha esclamato: ‘È bello appartenere alla Chiesa, una famiglia grande quanto il mondo!’. Gli zainetti, ritornando a casa, risultano pieni zeppi di idee nuove, di progetti da realizzare, di proposte da mettere in cantiere. Con slancio e fantasia. Già domenica 28 agosto, nella messa delle 11.30 un offertorio stile Gmg: sono state portate in processione all’altare e consegnate alla parrocchia le lampade accese che hanno rischiarato la notte di Marienfeld. Ancora: nel programma della Settimana Osma, 5-11 settembre, è prevista una serata Gmg con filmati, testimonianze, striscioni e tanta musica. Profumo di Colonia: il primo segnale di una svolta in atto. (Angelina Gravina)