Le campane suonano? Non è reato. Assolto il parroco di Gualdo Cattaneo accusato di disturbo del riposo

Non piacerà alla deputata perugina, la comunista Katia Bellillo che non vuol essere svegliata dalle campane della chiesa di fronte alla sua casa, la sentenza di Spoleto sulle campane di Gualdo Cattaneo. Il parroco di Pozzo, piccola frazione di Gualdo Cattaneo, nel 2001 è stato accusato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, è stato assolto dal giudice unico di Spoleto Maria Teresa Maiorca ‘perché il fatto non costituisce reato’. Il giudice ha infatti tra l’altro ritenuto non applicabili i limiti del decreto sulle immissioni sonore. ‘Il campanile della chiesa – si sostiene nelle motivazioni – si trova quasi sempre, per antica tradizione, in pieno centro abitato, quale punto di riferimento della popolazione e della funzione storica, ma anche pratica e sociale, dei rintocchi è proprio quello di farsi sentire anche da lontano, per cui sarà inevitabile una maggiore intensità sonora nelle zone più vicine’. La dott.ssa Maiorca ha quindi evidenziato che l’uso delle campane ‘risponde a una antichissima consuetudine pressoché unanime’, ritenendo non condivisibile l’applicazione della normativa, come invece ipotizzato dall’accusa. Le motivazioni della sentenza si soffermano poi sul concetto di tollerabilità del suono e sul corretto uso dell’impianto. Da un punto di vista normativo il giudice ha poi sottolineato come il suono delle campane, se collegato a funzioni liturgiche, in base al Concordato è di competenza dell’autorità ecclesiastica. Riguardo al caso del parroco di Gualdo Cattaneo, la dott.ssaa Maiorca ha evidenziato come, nel giugno del 2002, il Vescovo avesse disposto che le campane non suonassero dalle 9 di sera alle 7 del mattino, abolendo anche il rintocco dell’orologio nelle stesse ore, e quello dei quarti. Disposizione alla quale il religioso si era subito uniformato.