La quarantesima giornata di campionato è scorsa via senza grandi emozioni per le squadre umbre di Serie B, che avevano l’unico compito di garantire il regolare svolgimento del campionato, con prestazioni quantomeno dignitose, seppur senza grandi stimoli, visto che, per entrambe, non c’era più l’urgenza di raggiungere un obbiettivo di classifica.
Il Perugia, nella penultima trasferta dell’anno, si trovava di fronte il pericolante Livorno, reduce da un’annata controversa, iniziata in grande spolvero, ma poi degenerata in una emorragia di risultati e in uno scivolone in classifica senza soluzione di continuità. Per i Labronici la partita di sabato poteva definirsi l’ultima spiaggia ed era un appuntamento da non fallire. Dall’altra parte la tranquillità dei biancorossi faceva presagire una gara in discesa per i toscani e il vantaggio di Vantaggiato arrivato a metà di un primo tempo equilibrato, faceva presagire un esito in linea con le aspettative della vigilia che pronosticavano la vittoria della squadra con più stimoli. Incredibilmente, però, nella ripresa i padroni di casa si ritraggono nella propria metà campo consentendo ad un Perugia, apparso anche più fresco fisicamente, di prendere l’iniziativa. Il pareggio a metà tempo è la logica conseguenza di questo cambio di rotta della gara ed ha l’effetto di spezzare le gambe ai giocatori di mister Gelain che, nel finale, crollano e consentono, sbilanciandosi alla disperata, al Perugia di affondare in contropiede.
La squadra di Bisoli, però, non ha la forza e, forse, anche la voglia di infierire più di tanto e si accontenta di un pareggio che per il Livorno ha lo stesso sapore di una sconfitta.
La Ternana, era impegnata al Liberati contro il Cesena, che cercava fuori casa qualche punto per consolidare la propria posizione nella griglia play off. I rossoverdi, con 7 punti di margine sulla zona play out, potevano dirsi invece virtualmente salvi e tranquilli.
La partita è aperta e combattuta, ma costellata di errori difensivi anche grossolani. Sono proprio gli errori delle due retroguardie a far scaturire i 2 gol della gara. Prima è Santacroce a sbagliare un appoggio indietro per il proprio portiere e a spianare la strada al vantaggio degli ospiti, poi è uno scontro tra Magnusson e il l’estremo difensore romagnolo Gomis a consentire a Ceravolo di recuperare una palla vagante e di insaccare il pareggio a porta quasi sguarnita. Da quel momento in poi si va avanti a strappi e con l’iniziativa soprattutto in mano al Cesena, desideroso di aumentare l’esiguo numero di vittorie esterne del campionato, fermo soltanto a 2.
L’occasione ce l’ha Ragusa nel finale, ma Mazzoni devia il pallone sulla traversa mantenendo inalterato il risultato di parità.
Il prossimo turno per le squadre umbre riproporrà lo stesso canovaccio, visto che le rispettive avversarie sono impelagate nella lotta per non retrocedere e avranno necessità di fare punti. Il Perugia, infatti, sarà impegnato nell’ultima gara casalinga con la Pro Vercelli, mentre la Ternana farà visita al Lanciano, tornato in corsa per la salvezza dopo la restituzione di 3 dei 7 punti di penalità comminati per inadempienze fiscali.
Per Perugia e Ternana solo inutili pareggi
AUTORE:
Andrea Franceschini